ARPAC- ADSP Mar Tirreno centrale. Firmato tra le due istituzioni protocollo per indagine inquinamento dell’aria

COMUNICATO STAMPA

ARPAC- ADSP Mar Tirreno centrale

Firmato tra le due istituzioni protocollo per indagine inquinamento dell’aria

Siglato il protocollo tra l’AdsP del Mar Tirreno Centrale e l’Arpac per una campagna di monitoraggio sulla qualità dell’aria nelle aree demaniali del porto di Napoli.Prosegue con questo atto la collaborazione tra le due istituzioni per assicurare un percorso di miglioramento della sostenibilità del sistema portuale della Campania. Dopo l’avvio del progetto per la elettrificazione della banchina Calata Porta di Massa per i traghetti di Caremar, continua anche l’azione della Adsp per migliorare il contesto ambientale delle operazioni portuali.

Il monitoraggio effettuato da Arpac avrà la durata di due anni e riguarderà le aree dello scalo partenopeo maggiormente sottoposte a rischio inquinamento da parte delle navi ormeggiate. I rilevamenti avverranno tramite un laboratorio mobile e con campionamento di polveri sottili, per le successive determinazioni analitiche.

Al termine dei due anni, che partono a decorrere dalla data di sottoscrizione del protocollo, l’ARPAC presenterà i risultati, oltre che all’AdSP, alla Giunta Regionale della Campania e alla Città Metropolitana. Al termine del primo anno di indagini l’ARPAC trasmetterà una relazione intermedia.

“Ritengo importante aver firmato oggi il protocollo- ha dichiarato Pietro Spirito- perché il nostro impegno è, nelle more dell’attuazione degli interventi già previsti per rendere il nostro scalo più compatibile dal punto di vista ambientale, verificare in quali zone si concentra – ed a quale grado di intensità – l’inquinamento da polveri sottili. E’un passo importante, perché il porto è parte integrante della città e per noi è prioritario contribuire alla qualità della vita dei napoletani.”

Il Commissario Arpac, Luigi Stefano Sorvino, ha affermato che: “L’Arpac contribuisce con l’attività di monitoraggio della qualità dell’aria nel porto di Napoli alla tutela della salute in un’area con importanti flussi turistici. La sinergia tra Enti consentirà di migliorare la conoscenza dello stato ambientale in un’ottica di gestione sostenibile delle grandi infrastrutture. I dati via via acquisiti saranno resi disponibili sui siti istituzionali dell’Agenzia e dell’Autorità”.

 

cs del 6-12-2018

La Responsabile Ufficio Stampa e Sito web

Emilia Leonetti


L’Autorità di Sistema Portuale è un organismo dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa. Ha funzioni finanziarie, di bilancio e amministrative.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale è l’ente di governo del territorio portuale. Fanno parte del sistema portuale campano i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.

La gestione patrimoniale e finanziaria dell’Autorità di Sistema Portuale è disciplinata da un regolamento di contabilità approvato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Navigazione, di concerto con il Ministro del Tesoro.
Il conto consuntivo delle Autorità di Sistema Portuali è allegato allo stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’esercizio successivo a quello nel quale il medesimo è approvato. Il rendiconto della gestione finanziaria dell’Autorità di Sistema Portuale è soggetto al controllo della Corte dei Conti.

Il principale strumento di programmazione dell’AdSP del Mar Tirreno centrale è il Piano Operativo Triennale.

Secondo il Decreto Legislativo n. 169 – Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorita’ portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, in attuazione dell’articolo 8, comma 1, lettera f), della legge 7 agosto 2015, n. 124. (16G00182) – l’Autorità di Sistema Portuale è investita dei seguenti compiti:

  1. indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali, quali il carico, lo scarico, il trasbordo, il deposito, il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale, svolti nell’ambito portuale, nonché delle altre attività commerciali e industriali esercitate nei porti, con poteri di regolamentazione e di ordinanza, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi a tali attività ed alle condizioni di igiene del lavoro;
  2. manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell’ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il Ministero dei Lavori Pubblici che preveda l’utilizzazione dei fondi all’uopo disponibili sullo stato di previsione della medesima Amministrazione ;
  3. affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale, non coincidenti nè strettamente connessi alle operazioni portuali di cui all’articolo 16, comma 1, individuati con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
    DECRETO LEGISLATIVO 4 agosto 2016, n. 169 – Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorita’ portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, in attuazione dell’articolo 8, comma 1, lettera f), della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Piano operativo triennale 2017-2019


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