Le vocazioni ritrovate
Castellammare tra industria e turismo
Di Emilia Leonetti
Il porto di Castellammare di Stabia ha, da qualche tempo, ritrovato le sue vocazioni che si sintetizzano nel rilancio delle costruzioni navali nello stabilimento “Fincantieri” e nel potenziamento delle banchine dedicate al traffico croceristico e da diporto di mega e giga yacht. A quest’ultimo tipo di traffico abbiamo dedicato ampio spazio nei precedenti numeri della newsletter. In questo numero vogliamo focalizzare l’attenzione sugli altri due aspetti. Lo facciamo con un’intervista al Sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo.
Signor Sindaco partiamo dal rapporto con l’AdSP da cui dipende il porto di Castellammare di Stabia. Come valuta i primi mesi della nuova governance del porto? Come sono i rapporti tra il Comune e l’Autorità di Sistema Portuale?
“I rapporti sono ottimi. Sono di collaborazione. Insieme abbiamo lavorato alla stesura del nuovo Piano Operativo Triennale 2017-2019 presentato, pubblicamente, al Ministro Graziano Delrio lo scorso mese di marzo. E’ stata, per noi, anche l’occasione per constatare che il porto di Castellammare non è più incidentale ma ha acquisito pari dignità rispetto a Napoli e a Salerno. Non a caso, infatti, nel corso della conferenza, uno dei principali temi affrontati dal Ministro Delrio è stato il rilancio di Fincantieri. A breve, difatti, dovrebbe essere convocato dal Ministro un tavolo di concertazione, insieme alla Regione Campania, a noi del Comune, per discutere dell’ottimizzazione dell’industria della cantieristica e, aggiungo, anche della riorganizzazione delle aree Fincantieri”
Cosa intende per ottimizzazione e riorganizzazione. Pensa a concentrare su Fincantieri di Castellammare la costruzione di traghetti? O ad altro?
“ Penso che sia indispensabile puntare ad una maggiore efficienza e produttività dello stabilimento. Che per questo occorrano investimenti adeguati e che in questo processo di ottimizzazione le aree non funzionali alla cantieristica vengano restituite alla città”
Quali sono i tempi per l’avvio del tavolo di concertazione e quali le possibilità che si proceda nella direzione ora indicata?
“ Sui tempi, come le dicevo, spero che il Ministro Delrio ci convochi a breve. Sulle scelte industriali di Fincantieri, dovremo tutti insieme contribuire alla definizione della mission aziendale legata alle commesse del Ministero della Difesa per la costruzione di parti di navi militarti e a quella di traghetti da parte dei privati. L’obiettivo nostro è mantenere gli attuali livelli occupazionali ( 600 persone) e il valore economico e occupazionale che genera nell’indotto”
Veniamo al rapporto tra porto e città, quali sono secondo Lei le linee di intervento da adottare?
“Con l’AdSP abbiamo condiviso l’opportunità di riqualificare la passeggiata che corre tra il porto e la città. Il primo passo in questa direzione è stata la definizione di un bando che l’Autorità di Sistema dovrà, nelle prossime settimane, pubblicare per la realizzazione di otto chalet. Noi li chiamiamo gli chalet dell’Acqua della Madonna e che sino a pochi anni fa esistevano e che sono stati rimossi. E’ una nostra tradizione che, grazie all’intesa con il Presidente Pietro Spirito, riusciremo a ripristinare. Nel medio periodo, invece, riteniamo che si debba ragionare sull’abbattimento dei Silos granari, attualmente in disuso, per dare vita ad una piazza a mare che metta in comunicazione il centro storico con il porto. Pensiamo ad uno spazio dove coniugare cultura e tempo libero. Su questo l’Amministrazione Comunale ha già avviato un confronto tenutosi, alcune settimane fa, in Consiglio Comunale. E’ nostra intenzione affrontare la discussione, quanto prima, con l’Autorità di Sistema Portuale”
Un ultima domanda. Per quanto riguarda il traffico croceristico, l’area dedicata nel porto, è sufficiente?
“ Sì, il molo antistante l’edificio della Capitaneria di Porto è in grado di ospitare navi da crociera di medio calibro, che è il nostro target. Ciò di cui abbiamo bisogno è incrementare il traffico. Per questo dovremo concertare con il Presidente azioni mirate e volte a intercettare nuovi flussi. E’ importante perché la collaborazione tra Istituzioni , se unita ad una buona intesa, può portare a risultati significativi.”