L’opinione
Innovazione responsabile e il ruolo del sistema portuale di Napoli
di Raffaella Papa *
Era il 30 gennaio 2012 quando abbiamo lanciato il progetto Spazio alla Responsabilità e la puntata “zero” del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa. Erano i tempi in cui la crisi, scoppiata a fine anni duemila, aveva definitivamente messo in luce le conseguenze di un agire irresponsabile di governi e imprese, se spinte solo da un’ inarrestabile sete di lucro indiscriminato. Una crisi di sistema che ha indotto nei cittadini/consumatori una forte domanda di correttezza e di trasparenza cui oggi le imprese non possono più sottrarsi se vogliono mantenere proprio quel rapporto di fiducia che sta alla base di ogni scelta d’acquisto.
Sono stati anni difficili in cui abbiamo lavorato, anche contro corrente, per promuovere la responsabilità sociale come leva, prima di tutto culturale, per la crescita delle imprese, ancorata fondamentalmente a due fattori: da un lato, il diritto/dovere di partecipare e dare il proprio contributo allo sviluppo sostenibile del territorio in cui opera, esercitando, anch’essa, il suo ruolo di cittadinanza e parte attiva della società civile; e dall’altro lato all’opportunità di rafforzare la competitività e dunque la sua stabilità nel tempo mettendosi nelle condizioni di poter rispondere alla crescente domanda di prodotti e servizi sostenibili e responsabili, nel mercato b2b come in quello b2c. Un’azienda responsabile, infatti, vede migliorare le sue performance ed è considerata meno rischiosa, più affidabile, a vantaggio anche della sua reputazione. I clienti e consumatori sono più propensi ad acquistare e raccomandare i prodotti, gli investitori più inclini a concedere finanziamenti, dipendenti, professionisti e fornitori più stimolati nel perseguire gli obiettivi aziendali, i media più predisposti a raccontarne le vicende.
L’impresa responsabile: la strada da seguire
Anche l’imprenditore più scettico e refrattario al modello della responsabilità sociale non può non chiedersi oggi dove vuole che sia la sua azienda tra 10 o 20 anni; quali sono i valori che la rappresentano e quali sono le conseguenze del suo agire; quale ruolo vuole che abbia nelle dinamiche di sviluppo del mercato e soprattutto quale contributo può dare alla crescita del territorio in cui opera. L’impresa che vuole acquisire e consolidare posizioni di leadership nel lungo periodo, infatti, non può più non considerare i valori della legalità e della trasparenza, del rispetto delle persone e dell’ambiente come fondanti l’intero modello di business e la sostenibilità come principio cardine di tutte le attività aziendali. E pertanto non potrà esimersi, prima o poi, dall’innovare a monte il suo modo di stare il sul mercato se vuole garantire un futuro alla sua organizzazione.
Partendo dalla conoscenza delle esigenze ed aspettative degli stakeholder con cui si rapporta, siano essi dipendenti, clienti e fornitori, istituzioni finanziarie e comunità di riferimento, e dalla valutazione degli impatti economici, sociali ed ambientali generati dalle attività aziendali, l’impresa scopre così nuove aree di miglioramento delle proprie perfomance dove innescare processi di innovazione responsabile, andando oltre la mera deriva tecnologica, per generare vantaggi competitivi stabili nel tempo e relazioni di fiducia con tutti i soggetti con cui si rapporta.
Capitale umano e benessere organizzativo, sicurezza e ambiente, rating di legalità e anticorruzione, fornitori responsabili e filiere sostenibili, trasformazione digitale, gestione delle informazioni e cyber security, accountability e rendicontazione non finanziaria, marketing legato ad una causa sociale e partnership profit – no profit, Agenda 2030 e Global Compact; diverse le aree di intervento che l’impresa può scegliere come prioritarie per avviare Percorsi di Responsabilità Sociale e Sostenibilità (PReSS); tanti gli strumenti disponibili e le azioni possibili, spesso oggetto di finanziamenti e contributi, incentivi e premialità.
La rete della Responsabilità Sociale
Con questa vision è nata l’associazione Spazio alla Responsabilità e abbiamo lavorato per far emergere le imprese virtuose, le organizzazioni impegnate e le persone “illuminate”. Sono stati messi in rete iniziative e progetti, esperienze e buone prassi, andando ad alimentare quei processi collaborativi necessari ad accelerare la contaminazione prima nel pensiero e poi nei fatti, per segnare inequivocabilmente la strada del cambiamento. Ad oggi abbiamo sottoscritto 100 protocolli d’intesa con altrettante organizzazioni, profit e no profit, pubbliche e private che hanno accettato con noi questa grande sfida, non solo come testimonianza di impegno ma soprattutto come attori del fare, dando vita tra le varie azioni, al Forum Permanente per la Responsabilità Sociale nel Mediterraneo, come tavolo stabile di lavoro, ed a una convention annuale che arriva alla sua settima edizione a ottobre prossimo. Una iniziativa che è diventata ormai un appuntamento di riferimento e che vede innovare ancora il suo format.
Dopo le prime tre edizioni alla Mostra D’Oltremare – con l’innesto in contenitori fieristici già consolidati per avviare “il contagio” di comparti ed operatori – e le tre realizzate nella Camera di Commercio di Napoli con l’obiettivo di creare una rete di organizzazioni e la nascita di un Forum Permanente, il CSRMed – Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa, entra con questa settima edizione nella sua terza fase e si consolida come unico evento dedicato alla responsabilità sociale per lo sviluppo sostenibile e la buona innovazione sui nostri territori. Non più tre giorni in un’unica location ma una settimana di iniziative diffuse, dal 21 al 25 ottobre, per contaminare più luoghi e nuovi stakeholder, dare pieno protagonismo agli impegni dei nostri Aderenti e Partner e costruire insieme azioni concrete a forte ricaduta sul territorio. A chiusura, la convergenza nell’AGORA’ allestita insieme alle altre sezioni della convention presso la Stazione Marittima nel Porto di Napoli.
Il Porto come driver di sviluppo sostenibile
Una scelta mirata, quella di mettere il porto al centro della CSRWeek, che nasce dall’intesa già da tempo avviata tra Spazio alla Responsabilità e l’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale, e che si fonda sull’indubbio valore strategico dell’intera area di riferimento nel processo di rilancio e sviluppo territoriale, se basato su una governance collaborativa tra le organizzazioni che ne fanno parte e nella relazione con la Città e le sue diverse anime. Si parte, infatti, proprio dalla Stazione Marittima con la giornata di apertura in programma il 21 ottobre che vedrà, dopo la presentazione delle diverse tappe e Partner coinvolti, una sessione dedicata all’esperienza portata avanti da RETE, Associazione Internazionale per la Collaborazione tra Porti e Città. Al centro, il progetto Nodo Avanzato, come fulcro operativo per attività di studio, ricerca e divulgazione, che potrà trovare nel CSRMed Forum e la rete delle sue 100 organizzazioni aderenti un pronto alleato per lavorare insieme ad una piena integrazione del porto nel contesto urbano, migliorando la qualità della vita dei cittadini, la competitività e l’immagine della città portuale di Napoli.
Una sfida complessa che si propone, come primo obiettivo, di far emergere quali sono le imprese e le associazioni di categoria di riferimento tra quelle afferenti al Tavolo di Partenariato dell’Autorità portuale, che hanno deciso di impegnarsi effettivamente e pubblicamente per dare il proprio contributo, con percorsi di responsabilità sociale e sostenibilità prima all’interno delle proprie organizzazioni e poi nel relazioni con i diversi stakeholder di riferimento. Tra le iniziative, l’invito a partecipare alla Call4IDEAS sul PENSIERO e i FATTI dell’innovazione responsabile, lanciata da Spazio alla Responsabilità in collaborazione con AICQ Meridionale, CNA Campania Nord, il Dipartimento di Ingegneria Industriale ed il Dipartimento di Economia Management ed istituzioni della Federico II, la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli e l’Ordine dei Commercialisti di Napoli.
Una chiamata importante che vedrà nella giornata di apertura della convention, il 21 ottobre, quali saranno gli attori che si siederanno al Tavolo e vorranno avere un ruolo attivo nel processo di cambiamento verso uno sviluppo responsabile e sostenibile sui nostri territori.
*Imprenditrice, fondatrice associazione “Spazio alla responsabilità”