Relazioni porto-città: lo stato dell’arte
di Massimo Clemente, Dirigente di ricerca IRISS-CNR
Negli ultimi due anni le relazioni tra porto e città hanno vissuto una significativa evoluzione e un importante contributo è venuto dal dialogo tra il cluster marittimo e la comunità urbana.
Per valutare lo stato dell’arte è importante ricordare da dove veniamo e quanto netta fosse la separazione tra porto e città durante i lunghi anni di presidenze deboli e commissariamenti.
Al di là delle responsabilità dei singoli, nella precedente organizzazione il comitato portuale allargato avrebbe dovuto rappresentare la città nelle sue varie articolazioni ma così non era. Invece, la quantità di soggetti chiamati in causa rendeva farraginosa ogni iniziativa e, paradossalmente, separava sempre di più il cluster marittimo dalla comunità urbana.
Dopo 18 mesi di nuova governance con il Presidente Spirito e la sua squadra, possiamo fare un primo bilancio sulle iniziative assunte per migliorare le relazioni tra porto e città, tema specifico oggetto di studio del gruppo di ricerca dell’IRISS-CNR e della nostra rete che collega centri di ricerca, università e associazioni.
I punti salienti della nuova stagione che è tutt’ora in corso sono:
- la volontà di dialogo con le Isituzioni civili e militari
- la chiarezza nei confronti degli operatori del settore marittimo, logistica e collegati
- la costante attenzione a quanto approfondito e pubblicato dai centri di ricerca e dalle università su temi interdisciplinari d’interesse del porto in senso ampio
- l’attivazione del Nodo Avanzato di RETE (International Association for Collaboration between Port and Cities)
- l’organizzazione delle due edizioni di Porto Aperto e di altre iniziative minori che hanno permesso a migliaia di cittadini di conoscere il porto dal di dentro
- la collaborazione con tutte le associazioni e, in particolare, con Propellers Club e Friends of Molo San Vincenzo.
Per quanto riguarda il primo punto, aiutati da una scelta felice del rappresentante della Città metropolitana in seno al Comitato di gestione, Comune di Napoli e Autorità di Sistema Portuale hanno un costruttivo rapporto dialettico anche quando le posizioni risultano divergenti. Altrettanto costruttivo è il rapporto con l’Autorità marittima e con la Marina Militare nonostante alcuni nodi irrisolti come l’apertura del transito per il Molo San Vincenzo.
Va poi dato atto all’AdSP di aver cercato fin dai primi giorni il dialogo con chi, da anni, è impegnato nello studio del porto, della logistica, dell’urbanistica, dell’economia, della sociologia, della pisicologia di comunità e delle molteplici discipline che possono contribuire a migliorare le relazioni tra il porto e la città, tra la comunità del mare e la comunità urbana.
La costituzione del Nodo Avanzato di RETE, progetto pilota dell’Associazione Internazionale per la Collaborazione tra Porti e Città, prevede l’impegno parallelo in quattro tavoli operativi coordinati dall’IRISS-CNR, SRM Banco di Napoli, Università Parthenope e ALIS.
Le iniziative di apertura del porto alla città sono state costanti nel tempo e hanno avvicinato i cittadini di Napoli e degli altri Comuni metropolitani alla comunità del porto, facendo conoscere le donne e gli uomini impegnati a terra e in mare anche attraverso pregevoli produzioni video, come quella a cura di Stefano Incerti con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti.
Per concludere, voglio soffermarmi sull’attenzione dell’AdSP verso il variegato mondo delle associazionismo, che va dai pescatori sportivi alle cooperative sociali, dai circoli nautici ai comitati di quartiere, tutti a mio giudizio importanti per rafforzare il processo d’integrazione tra porto e città.
Il Propeller Club Port of Naples è molto attivo per l’integrazione porto città, operando un giusto mix di convegni tecnici con eventi a carattere culturale e divulgativo che tocca i massimi livelli durante la Naples Shipping Week. I Friends of Molo San Vincenzo stanno allargando il loro raggio d’azione alla costa metropolitana, portando all’attenzione della comunità altri siti sul mare da recuperare e rigenerare senza dimenticare il Molo San Vincenzo per il quale promettono nuove iniziative.