Conferenza stampa Stazione Marittima 29 marzo 2017
Dichiarazione Presidente
Pietro Spirito
L’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale ritiene strategico consolidare una stretta collaborazione con le istituzioni a partire dai centri culturali. Il progetto che oggi presentiamo assieme al prestigioso Teatro San Carlo, inaugura un indirizzo di integrazione e di offerta di nuovi servizi da parte dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Non si tratta di una scelta casuale, ma tale iniziativa rientra nella nostra strategia di integrazione tra porto e città, che consideriamo di supporto allo sviluppo del traffico turistico e croceristico.
Con il programma di miglioramento dell’accoglienza turistica che partirà dal 3 aprile e che avrà il suo culmine nel concerto del 2 luglio, in occasione del “port day”di Napoli, diamo un primo concreto segnale della nostra volontà di dialogare con la città, di rendere il porto, e, in particolare, il warterfront, uno spazio vissuto dai turisti e dai napoletani.
E’ chiaro che il piano di accoglienza messo a punto d’intesa con il Teatro S. Carlo è il primo passo di un più ampio progetto di potenziamento dell’infrastruttura immateriale di cui dobbiamo dotarci. Mi riferisco alla necessità di aprire un tavolo di concertazione permanente con il Comune di Napoli, con la Regione, con l’Aeroporto e con gli attori del sistema turistico locale e nazionale per migliorare l’accoglienza e per individuare pacchetti turistici in grado di rendere maggiormente attrattiva, per i croceristi e per chi sceglie il nostro territorio, la permanenza a Napoli e in Campania.
E’ un percorso che intendiamo affrontare con decisione, rendendo operative altre iniziative a breve. Il successo registrato dallo scalo partenopeo nel settore del traffico croceristico richiede, non da ora, pianificazione e programmazione. Nel 2017 e nel 2018 registreremo un calo dei volumi dovuto alla crisi del fronte meridionale del bacino del Mediterraneo. A questo andamento intendiamo reagire per recuperare nel 2019 volumi e presenze. Si tratta di realizzare anche investimenti, partendo dal progetto di risistemazione del molo Beverello che sarà messo a gara entro l’anno, ricorrendo ai fondi messi a disposizione dal Governo per le aree portuali interessate da processi di trasformazione del waterfront; contemporaneamente dobbiamo completare la progettazione definitiva del Museo del Mare negli ex Magazzini Generali, assieme al polo di eccellenza della ricerca in collaborazione con l’Università Parthenope.
Insomma, il porto di Napoli deve essere un operoso cantiere di idee e di infrastrutture, per trasformare la sua identità al servizio degli armatori, dei turisti, dei cittadini.