Introduzione secondo volume
di Emilia Leonetti
Direttore “Porti Campani in Rete”
Il secondo volume raccoglie due anni, 2019 e 2020, di interviste, reportage dalle diverse aziende dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, analisi di settore e del comparto marittimo, punti di vista anche di personalità del mondo della cultura.
Il secondo volume ha confermato il valore dell’House Organ. Consente, infatti, di raccontare il variegato mondo portuale campano fatto di imprese, di storie di uomini e di donne appassionati del lavoro, dell’importanza dei traffici per lo sviluppo dell’economia campana. Permette di far conoscere questo mondo attraverso il “giornale” dell’Autorità, dando voce anche a chi, pur non facendone parte, lo osserva e lo vive. Perché i porti sono parte integrante delle città. Tanto che in questi due anni diversi sono stati gli interventi di urbanisti/architetti, economisti, docenti universitari che hanno esaminato la relazione porto-città, le condizioni per integrare due mondi spesso separati.
Porti Campani in Rete è divenuto, nel periodo del lockdown, uno spazio di discussione per gli operatori, un luogo dove rappresentare la situazione e dove avanzare proposte. I numeri di maggio e di giugno 2020 sono stati interamente dedicati agli operatori dei tre porti. Ma al di là della crisi che in maniera diversa ha colpito i settori dell’economia portuale, è emersa la volontà di guardare oltre e di pianificare il prossimo futuro con strategie e investimenti di medio periodo.
Gli articoli di approfondimenti che da settembre a dicembre 2020 hanno caratterizzato l’apertura di ogni numero e che hanno riguardato segmenti di punta come il settore “crociere”, “ro-ro e ro-pax”, “traffico energetico”, sono qui nel volume a dimostrarlo.
Prima di passare ai ringraziamenti, vorrei sottolineare che raccogliere in un volume i numeri dei due anni prima citati ( il primo volume comprende i primi due anni 2017-2018) consentirà di rileggere, in maniera anche critica, la realtà portuale campana. In taluni casi consentirà di accogliere spunti dalle osservazioni di Direttori di Musei, di Fondazioni come “Teatro festival”, di Direttori di teatri come “Il Mercadante”, di scrittori come Maurizio de Giovanni e Lorenzo Marone, di attori come Andrea Renzi, di produttori come Angelo Curti e Luciano Stella, di cantanti come Maria Pia De Vito, per citarne solo alcuni. Come scrivevo all’inizio: “Porti Campani In rete” racconta il rapporto tra i porti e le loro città nelle diverse sfaccettature..
Vengo, dunque, ai ringraziamenti. Primo tra tutti il Presidente, Pietro Spirito, che ha reso possibile il mio lavoro e la modalità con cui l’ho svolto. Vincenzo Androne, prezioso collaboratore di ogni numero. Un ringraziamento particolare a Massimo Deandreis e Alessandro Panaro del centro studi e ricerche di Banca Intesa San Paolo “SRM” per i contributi di analisi sul settore marittimo, offerti nel corso dei due anni.
Ringrazio i colleghi Luigi Migliaccio, Enzo Angeloni e Francesco Fiorillo che mi hanno accompagnato in tante occasioni di lavoro, sopratutto a Salerno e a Castellammare di Stabia. Rita Silvestri e Antonio Marino della segreteria di presidenza. Giuseppe Campagnano, Franco Lo Presti, Cristina Tranchino, Luigi Somma, Vittorio Pasquino, Roberta Vitillo per citare quelli che ho maggiormente coinvolto in questi due anni. Infine Claudia Ambrosino, giovane tirocinante, che ha collaborato ad alcuni numeri con impegno e disponibilità.
Termino con una precisazione sulla scelta della foto di copertina. E’ una foto di Rocco Rorandelli (ringrazio per la bravura!!) che raffigura un operaio di un cantiere. L’ho scelta perché il lavoro è ciò che dà valore e spessore al nostro sistema portuale e perché è ciò a cui tende ogni investimento, ogni scelta dell’Autorità e degli operatori di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.