PRESSO IL FORTE DI VIGLIENA (STRADONE VIGLIENA, SAN GIOVANNI A TEDUCCIO) SI TERRÀ UNA SOLENNE MANIFESTAZIONE PER RICORDARE IL SACRIFICIO DEI GIOVANI DIFENSORI DELLA REPUBBLICA NAPOLETANA DEL 1799
Uno straordinario esempio di eroismo e di generosità quello dei giovani patrioti difensori della Repubblica Napoletana del 1799 che il 13 giugno di duecentoventi anni fa si fecero esplodere all’interno del Forte di Vigliena dando fuoco alla santabarbara nell’estremo tentativo di respingere le truppe sanfediste del cardinale Ruffo. Si trattava di salvare le idee di quella giovane Repubblica, durata meno di sei mesi, la cui sorte era ormai segnata.
Di quella estrema resistenza oggi si è persa la memoria e i resti del Forte di Vigliena sono ormai stretti da ogni lato dalle strutture industriali costruite nel tempo nell’area industriale di San Giovanni e giacciono abbandonati sotto una foresta di erbacce, vegetazione spontanea e cumuli di rifiuti abbandonati senza che nulla sia stato fatto nei vent’anni trascorsi dall’apposizione di una lapide realizzata in occasione delle celebrazioni del bicentenario della Repubblica napoletana.
In occasione del bicentenario della Rivoluzione furono proprio il discendente del Cardinale Ruffo, Fulco Ruffo di Calabria e sua moglie Melba a scoprire la lapide che riproduce le parole del “Rapporto al cittadino Carnot” di Francesco Lomonaco: «Chi guardando le rovine di Vigliena non sarà preso di ammirazione, è un essere che non è nato per la gloria, è un uomo a cui la schiavitù ha tolta la facoltà di pensare, e di sentire.
Io farei imprimere su’ rottami di quel forte l’iscrizione:
Passaggiero! Annunzia a tutt’i nemici della tirannia,
a tutte le anime libere, che imitino il nostro esempio
piuttosto, anziché vegetare all’ombra del dispotismo.
Quel gesto volle dare il senso dell’unità d’Italia nel ricordo di tutti i soldati che persero la vita nella cruenta battaglia del Forte di Vigliena.
Per rendere omaggio a quei giovani si terrà una solenne commemorazione alla quale parteciperanno le principali istituzioni politiche e culturali della città come l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Comune di Napoli, la Società napoletana di Storia Patria, l’Anpi – Napoli, Italia Nostra, l’Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia dopo che nei giorni scorsi volontari e associazioni del territorio hanno provveduto – insieme agli enti preposti ABC Napoli, Asia e Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale – a ripulire parte dell’area da rifiuti e arbusti che la rendono oggi ancora inagibile.
L’auspicio di tutti i partecipanti è che la memoria di del Fatto di Vigliena possa indurre al recupero di un’area fondamentale della città che versa attualmente in condizioni di degrado, ma ha costituito negli anni una parte fondamentale del tessuto produttivo della città.