Nautica da diporto e industria “fincantieri”: le leve dello sviluppo per il porto della costiera
Il porto di Castellammare di Stabia sta consolidando una nuova vocazione e contestualmente sta rinsaldando quella storica “industriale” con la costruzione di nuove navi. La nuova vocazione è quella turistica con la destinazione della banchina di sottoflutto al traffico da diporto di mega e giga yacht.
L’attività industriale sta riprendendo le sue attività grazie alle commesse per la Marina Militare affidate dalla società Fincantieri allo stabilimento di Castellammare di Stabia. E’, infatti, di poche settimane fa il varo del troncone di prua della nave militare “Vulcano”. Si punta ora a consolidare l’attività legata alla costruzione di traghetti, una specializzazione che potrebbe consentire allo stabilimento “stabiese” di mantenere un livello di produzione soddisfacente.
Queste azioni rientrano nella strategia di sviluppo prevista nel Piano Operativo Triennale 2017-2019, recentemente approvato dal Comitato di Gestione, dovuta in parte ad un ritrovato fermento di iniziative pubbliche e private, che stanno consentendo di delineare, nel medio periodo, concrete opportunità di ripresa dell’economia portuale stabbiese.
Risale al giugno 2015 l’affidamento, in concessione, della banchina di sottoflutto alla società “Porto antico di Stabia” da parte dell’allora Autorità Portuale di Napoli. In poco più di due anni la società è riuscita ad acquisire un numero significativo di yacht anche di grandi dimensioni. Il maggiore è stato il giga yacht “Hamburg” di 160 m, che ha attraccato la scorsa estate. Nel 2016 sono attraccate oltre 80 unità, alcune di notevole prestigio come il “Symphony” di 101 m. o “Quantum Blu” di 104 m.. La società intende investire per riqualificare la banchina di 270 ml e per dotarla di servizi tecnici portuali indispensabili per yacht e super yacht. Sul piano occupazionale, la ricaduta è stata l’assunzione di cinque dipendenti della ex società Stabia Porto ( fallita) e la loro formazione indirizzata all’accoglienza turistica e alle attività di ormeggio delle imbarcazioni. Intanto i lavoratori sono diventati sei, grazie alle previsioni di crescita dei traffici.
La scelta di sviluppare e specializzare il porto di Castellammare di Stabia nel segmento del traffico da diporto è fondata anche sulla vicinanza alla costiera sorrentina ed ai siti archeologici di Pompei e Ercolano che, ogni anno, attraggono milioni di turisti.