Raffaele Iollo, Direttore Logistica Italia Q8: pronti a investire nel GNL
Le strategie della società che gestisce la Darsena Petroli
di Emilia Leonetti
- Visto il ruolo che la Q8 ha nel porto di Napoli e nel Mezzogiorno d’Italia, può precisare qual è la strategia di sviluppo che la società ha messo in campo per rafforzare la presenza in quest’area del Paese?
“Le direttrici fondamentali sono due : sviluppo commerciale e distribuzione. Continueremo nell’azione di sviluppo commerciale che Q8 porta avanti, oramai da trent’anni in Italia, attraverso acquisizioni successive. La nostra stessa esistenza nel porto di Napoli deriva dall’ acquisizione della “Mobil Oil”. E’, poi, una delle mission fondamentali, la crescita organica nella distribuzione di carburanti. Questo settore, infatti, richiede la disponibilità di un presidio logistico importante: la catena di approvvigionamento è un aspetto cruciale per un’azienda petrolifera. In Italia, Napoli dai tempi dell’acquisizione di “Mobil Oil” è il principale polo petrolifero della Q8 che garantisce l’equilibrio commerciale e distributivo della società. Non solo del Sud Italia, perché, attraverso il porto di Napoli, garantiamo il bilanciamento delle nostre attività di approvvigionamento per l’intero Paese. Questo fa sì che il focus di investimenti e di sviluppo che abbiamo sul sito di Napoli sia fondamentale, spingendoci ad essere parte attiva nello sviluppo di questo polo inteso come sviluppo territoriale. Noi ci teniamo a diventare attori di una strategia energetica non solo della città. Per questo collaboriamo in stretto raccordo con l’Autorità Portuale anche in un’ottica di diversificazione. “
- A questo proposito vorrei sapere qual è la posizione della sua società in merito all’ipotesi di realizzare un deposito di GNL nello scalo. Come ha precisato il Presidente Pietro Spirito in una recente intervista al nostro giornale “per il GNL abbiamo concluso lo studio di fattibilità curata dall’Università Vanvitelli, a seguito di un protocollo siglato un anno e mezzo fa, e siamo in attesa che le aziende interessate presentino ai Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture la richiesta di autorizzazione per costruire un deposito GNL nell’area orientale (alla Darsena Petroli)”. In questo nuovo scenario, che si sta delineando, quale ruolo avrete?
“Parteciperemo e speriamo di diventarne protagonisti. Anche se allo stato non vi è nessun accordo definito con società del settore energetico, ma non vi sono obiezioni a valutare la possibilità di partnership purché sia garantita la congruità tra l’investimento e le prescrizioni che il Ministero emanerà congiuntamente all’AdSP del Mar Tirreno centrale. E ’importante, perché il GNL è un fattore strategico di successo per l’attrattività di uno scalo. Mi faccia, però, dire che bisogna convincere la comunità cittadina che se si vuole avere una prospettiva di sviluppo, il deposito di GNL è un asset. Se infatti il porto di Napoli vuole competere con i porti della Spagna e della Francia, deve prevedere la costruzione di un deposito di approvvigionamento delle navi a GNL. Dal 1 gennaio 2020, oltretutto, entrerà in vigore una normativa europea che obbligherà, nel tempo, le navi a ridurre le emissioni, per cui non si potrà più utilizzare l’olio combustibile. Le nuove navi si convertiranno progressivamente al GNL.”
- Il deposito di GNL, quando verrà realizzato, sarà aggiuntivo o sostitutivo dell’attuale terminal che voi gestite?
“Fermo restando che gli ENTI preposti potranno emanare eventuali prescrizioni in ambito safety per la compatibilità e le interferenze con le attuali operazioni petrolifere dei progetti di sviluppo del sito di GNL, che dovranno ovviamente essere attentamente considerate, al momento non vediamo alcuna incompatibilità tra il nostro sito e il futuro sito di GNL.
Ci sarà una diversificazione di offerta di prodotti, per cui vi saranno navi più moderne alimentate a GNL, e navi che saranno alimentate a carburante . Il GNL ha uno sviluppo anche nel mercato del trasporto su gomma. Noi siamo, tornando alla sua precedente domande, aperti a partnership anche perché il nostro azionista di controllo non è produttore di gas naturale liquefatto. Il nostro patrimonio, mi preme precisarlo, sono i nostri clienti. La nostra strategia commerciale è fondata sulla diversificazione e sulla risposta alle richieste dei nostri clienti.”