Stazione Marittima di Salerno: obiettivo “fase 2”, ripartire meglio di prima
Si può, già conclusa la prima parte dei dragaggi in corso nel porto. Il ruolo dell’AdSP
di Orazio De Nigris*
Ripartire, meglio e più di prima. Farsi trovare pronti perché gli spazi riapriranno e il nostro orizzonte allora dovrà avere un colore più nitido, più intenso, più definito.
Bisogna cogliere l’opportunità: c’è da trasformare lo stallo forzato di questi mesi in un vero trampolino di rilancio. Del turismo, dell’economia, delle infrastrutture. Non sono frasi, non sono speranze: sono questi i compiti che abbiamo davanti, sono queste le frasi da coniugare. Ora e adesso.
Qui a Salerno nulla ci ha mai spaventato. Non ci spaventò l’arrivo della prima nave da crociera: era il settembre del ‘98 e per le avverse condizioni meteomarine fu costretta ad attraccare nel porto di Salerno eppure non c’era una struttura adeguata ad accoglierla.
In ventidue anni tanto è cambiato. Salerno negli anni ha avuto la capacità di fare fronte comune alle difficoltà di volta in volta incontrate fino ad avere – ancora senza la Stazione Marittima di Zaha Hadid – nel 2015 circa 200.000 crocieristi e circa 400.000 passeggeri delle vie del mare. Numeri importanti, numeri che ci hanno dato lo sprone per lavorare, per migliorare, per costruire una struttura sempre più ricettiva.
L’inaugurazione della Stazione Marittima al Molo Manfredi è stata il nuovo punto di partenza. Sì, di partenza, perché i lavori sono andati avanti nel corso degli anni: bisognava intervenire sul dragaggio dei fondali. Dal 2016 al 2019 al porto di Salerno hanno continuato ad attraccare navi da crociera ma il trend incoraggiante andava e va migliorato attraverso nuovi interventi strutturali, di potenziamento: il termine della prima fase dei lavori fissato proprio per marzo 2020.
All’improvviso l’emergenza covid 19, il lockdown. E così i numeri dell’estate del 2020 – 70 navi da crociera e 100.000 mila passeggeri, il rinvio chissà fino a quando dei traghetti di collegamento con le isole, la costiera Amalfitana e quella cilentana, una serie di eventi di caratura nazionale e internazionale all’interno della Stazione Marittima – che scoloriscono, che si dissolvono. E’ difficile parlare di qualcosa per il quale hai lavorato da ventidue anni e poi improvvisamente ti ritrovi con il nulla.
Eppure non è così. La prima fase del dragaggio è stata completata con un risultato di circa 10 metri di profondità (attendiamo ora i rilievi batimetrici) e proprio da questo Salerno vuole ripartire.
Ripartire da una banchina nel cuore della bellissima città di Salerno che permetterà ai crocieristi in arrivo a Salerno di arrivare in centro città percorrendo semplicemente 300 metri.
Appare alquanto singolare per il modo così improvviso e repentino discutere della cancellazione di quasi la totalità del traffico quando ci preparavamo come segmento crocieristico italiano a festeggiare la consacrazione di un settore che abbatteva il muro dei 13 milioni di passeggeri ed ulteriori navi in produzione e consegna già nel 2020 con un interessamento dei principali porti in grado di ospitare i giganti del mare.
E Salerno? La sfida sarà quella di farsi trovare pronti a valorizzare le nuove opportunità che si presenteranno nel momento in cui il settore si rimetterà in moto.
Come? Ad esempio facendo tutto il possibile per intervenire sulle infrastrutture portuali con operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria che possano rendere pronta e operativa tutta la filiera coinvolta nel ciclo delle crociere.
E poi, considerato che l’anno 2020 sarà solo costellato da spese, come misure di rilancio del settore mi aspetto attenzione al prolungamento delle concessioni, l’abbattimento dei canoni e l’adeguamento delle tasse portuali.
Sono certo che l’ADSP si farà parte diligente nel coordinare riunioni ad hoc con gli operatori locali, così da ascoltare tutte le esigenze e gli eventuali suggerimenti. Solo così si potrà fare la differenza.
L’ADSP? Di certo avrà un ruolo ancora più strategico come ente di gestione infrastrutturale perché, come ci insegna la storia, nel dopoguerra chi è pronto e attento ad intercettare per primo le esigenze del nuovo mercato si assicura un futuro radioso. A Salerno e in tutta la Campania, sono sicuro che ci faremo trovare pronti. Per aspera ad astra!
*Amministratore Delegato R.T.I Salerno Stazione Marittima S.p.A. – Salerno Cruises S.r.l.