Il rilancio della industria cantieristica in Campania
Primi segnali di ripresa del settore industriale
di Pietro Spirito
La storia industriale dei sistemi portuali dimostra che lo sviluppo competitivo delle attività marittime è possibile anche a condizione che siano presenti insediamenti produttivi specializzati nella costruzione e nella riparazione delle flotte.
Per l’Autorità di Sistema del mar Tirreno Centrale il rilancio della cantieristica, che ha subito da un lato gli effetti della crisi e dall’altro l’incremento della concorrenza da parte di altri insediamenti industriali nel Mediterraneo e nell’Estremo Oriente, costituisce uno dei fattori strategici rilevanti per la costruzione di una competitività dell’intero sistema marittimo della Campania.
L’insediamento produttivo della Fincantieri a Castellamare di Stabia rappresenta il polo produttivo per la costruzione. Ha conosciuto negli anni passati una fase di difficile passaggio. Ora, grazie agli accordi sindacali intervenuti ed alle commesse militari, ha una prospettiva di lavoro per i prossimi tre anni.
Va definito un progetto industriale di medio e lungo termine, che passa attraverso un confronto con le istituzioni governative e regionali. Lo stabilimento di Castellamare può essere orientato alla costruzione di traghetti di nuova generazione, ad elevato contenuto tecnologico e di confort per la clientela. I collegamenti da e per le Isole del Golfo sono un bacino di mercato ampio e consolidato, che richiede un miglioramento nella qualità del servizio erogato.
Nel porto di Napoli è presente invece storicamente una realtà industriale per la riparazione navale. Gli anni recenti sono stati caratterizzati da una crisi e da una stagnazione, mentre altri poli produttivi, soprattutto nel Mediterraneo, hanno realizzato ingenti investimenti per il rilancio e la modernizzazione delle infrastrutture.
Anche Napoli deve intraprendere questa strada, per recuperare il tempo perduto e per tornare a proporsi sul mercato con una propria identità strategica. Costruzione di un nuovo bacino galleggiante da parte dei privati e regolamentazione leggera dell’accesso al bacino pubblico costituiscono i due pilastri sui quali ha lavorato nei mesi passati l’Autorità.
Ci auguriamo che entro l’autunno di quest’anno si colgano i frutti della attività impostata, superando la lunga fase di flessione del mercato per rilanciare una vocazione produttiva che è basata anche sulla grande qualità e professionalità delle maestranze.
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