Approfondimenti in pillole
La Compagnia portuale di Salerno conta sul completamento delle opere, dal dragaggio a Porta Ovest
Secondo Vincenzo D’Agostino, neo Presidente, farà crescere le imprese art.17 legge 84/94
- Lei è da pochi mesi alla guida della CULP di Salerno. Ci spiega come intende impostare il lavoro, in che modo e con quali obiettivi?
“Sono Presidente da pochi mesi e quindi la mia principale attività è stata stringere legami con gli imprenditori del porto di Salerno: dal gruppo Grimaldi, a quello di Agostino Gallozzi, ad Amoruso. Abbiamo concluso, con il gruppo Grimaldi, un accordo che non esito a definire “storico” per potenziare la nostra presenza nell’attività di movimentazione delle auto. Il mio auspicio è che le opere in corso, dal dragaggio, a Porta Ovest, terminino nei tempi previsti. Dal completamento, infatti, degli interventi dipenderà buona parte del rilancio dei traffici nello scalo salernitano. Per il settore “auto” ci auguriamo che si realizzi il “multipiano” previsto sulla banchina “rossa” del terminal Grimaldi. Tutto ciò porterà ad un ampliamento dei turni per la Compagnia Portuale. Quali sono i mei obiettivi? Vorrei prima di tutto chiudere i bilanci in pareggio e superato questo anno, che per la crisi in corso, soprattutto nel settore “auto”, dovrebbe essere di transizione, assicurare continuità lavorativa alla nostra cooperativa.”
- Ritiene che la prestazione di manodopera temporanea sia in declino? Le spinte all’autoproduzione da parte di alcune imprese armatoriali, come può essere contrastata?
“Il declino c’è stato ed è stato determinato dal calo dei traffici. E’ mancata, a mio parere, da parte dell’Autorità Portuale un’attività di controllo che dovrebbe riguardare le ore di straordinario all’interno delle imprese portuali e la possibilità che si verifichino casi di interscambio di manodopera tra imprese portuali. Se vi fosse, ribadisco, un maggior controllo da parte di chi governa il porto, le Compagnie Portuali recupererebbero turni di lavoro. Tutto ciò ha contribuito ad alimentare un periodo di crisi per le Compagnie portuali (art. 17 legge 84/1994). Aggiungo che l’AdSP dovrebbe anche aprire dei tavoli per la definizione di accordi in grado di regolamentare i rapporti tra le imprese (art. 16) e le Culp (art.17).”
- Quali rapporti vi sono con la CULP di Napoli e in che modo l’ODP contribuisce a definire le questioni legate alle trasformazioni nel mondo del lavoro portuale?
“ L’ingresso del porto di Salerno nell’ Autorità di Sistema Portuale è avvenuto solo nel 2018. E’ passato troppo poco tempo per poter dare un giudizio. Certo sarei tentato di affermare che l’autonomia del porto di Salerno era positiva e che l’integrazione con il porto di Napoli non sarebbe stata necessaria. Devo, però, riconoscere che se si realizzerà ciò che la riforma del 2016 prevede e cioè la creazione di un sistema interconnesso mare- ferro- gomma e interporti, questo porterà vantaggi, di cui anche noi della Compagnia Portuale ci avvantaggeremo.”