Porto e città di Salerno: una trasformazione iniziata con Vincenzo de Luca
Il Sindaco: scelte coerenti nella riqualificazione urbanistica del porto integrato nella città
di Emilia Leonetti
Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno, affronta nell’intervista i temi dell’integrazione del porto e della città, sottolineando la continuità strategica nelle scelte che, unita alle capacità degli operatori portuali, hanno reso moderno e competitivo lo scalo salernitano. Nell’incontro avvenuto nel suo studio a Palazzo di Città, sede del Comune, ha tenuto ad evidenziare l’importanza di rendere operativo l’aeroporto di Pontecagnano per realizzare un sistema interconnesso di trasporti funzionale allo sviluppo della logistica portuale.
- Il porto e la città, un legame urbanistico, economico, culturale che va costruito nel tempo. Il ruolo predominante in questo lo ha il Sindaco. Qual è la visione che Lei ha dello scalo inserito nella città? Quali sono gli obiettivi che la sua Amministrazione si è posta per il medio periodo?
“La città di Salerno ha una sua peculiarità per quanto riguarda il rapporto con il mare. E’ un rapporto non mediato, nel senso che la città fruisce del suo mare senza ostacoli o frapposizioni. Salerno si affaccia sul suo golfo e c’è in atto un’azione di riqualificazione del litorale che prevede un accrescimento degli arenili con una serie di interventi di ingegneria idraulica che consentiranno il ripascimento del litorale. E’ in corso di progettazione e realizzazione quest’opera che parte dall’area orientale della città, dove è già stato ultimato un primo tratto, con una spiaggia accresciuta di circa 80 metri di profondità, e arriverà fino all’arenile di Santa Teresa. La spiaggia di Santa Teresa, che abbiamo recuperato con una serie di strutture come una piattaforma in legno per esterni e una gradinata che accompagna i cittadini sulla spiaggia, sarà il modello da replicare. Le opere prevedono anche la realizzazione, ad est, di un parco dunale, su progetto di Oriol Bohigas, ed un boulevard monumentale che valorizzerà l’attuale litoranea al servizio di attività turistico-balneari dell’intera fascia costiera rigenerata.
Il nostro obiettivo è realizzare un complesso sistema di interventi che sviluppi sul piano turistico la città di Salerno e che al contempo renda fruibili ai cittadini gli spazi compresi tra il mare, il centro storico e la città nella sua interezza. Tenga conto che abbiamo anche Marina d’Arechi, al servizio del turismo diportistico.
Venendo al porto, vi si arriva attraversando piazza della Libertà che, grazie ai lavori appaltati di recente, diverrà una delle più belle piazze d’Europa.
Piazza della Libertà ospiterà boutique prestigiose nel sottoportico e locali per il tempo libero, direttamente sul mare nella passeggiata che costeggia il perimetro della piazza.
Partendo dal porto, coronato dalla splendida Stazione Marittima di Zaha Hadid, attraversata Piazza della Libertà, delimitata dal Crescent di Ricardo Bofill, si giunge alla sala multimediale Pasolini. Di lì, percorsa la Villa Comunale, si raggiunge il centro storico con le emergenze di Palazzo Fruscione, San Pietro a Corte, e finalmente al Giardino della Minerva da un lato e a Palazzo innovazione dall’altro, che in origine era un convento e che è ora occupato da spazi di fablab e di co-working, con quattro piani dedicati interamente all’innovazione e alle start up di impresa.
Tra gli edifici, mi preme ricordare anche il nuovo Auditorium, che sarà adibito a concerti e ad altre attività culturali.
Dico tutto questo per affermare che c’è una coerenza nelle scelte che attraversano le varie fasi della riqualificazione urbanistica, che Vincenzo De Luca ha curato con attenzione formidabile.
Il porto si colloca all’interno di questo ampio piano di riqualificazione e che, pur essendo un porto di media grandezza, riesce a movimentare, grazie alla provvida azione degli operatori, volumi significativi di traffico, con una produttività elevata delle banchine e degli spazi.
L’immagine di Salerno dunque, si completa fondandosi su questi attraversamenti che, partendo dal mare, conducono nel centro storico e diffondono virtuosamente gli effetti anche nella parte pedonale che è molto ampia. La nostra capacità è stata integrare l’area portuale con la parte storica. E’ un insieme funzionante e funzionale“.
- Il porto di Salerno è uno degli scali più dinamici ed efficienti del Mezzogiorno, soprattutto se consideriamo gli spazi e la sua configurazione, stretto com’è tra le montagne ed il mare. Nonostante la dinamicità, l’efficienza dovuta prevalentemente agli operatori portuali, si pongono, da tempo problemi legati alla saturazione degli spazi. Uno dei segmenti di traffico che necessita di ampliamento è il terminal dedicato al traffico di auto e rotabili. A che punto è il progetto del multipiano? In che modo si sta procedendo assieme all’Autorità di Sistema Portuale e al Gruppo Grimaldi per dare avvio all’opera?
“E’ un tema cruciale. Il nostro è un porto senza retroterra. Salerno è una città di costa che ha un asse lungo la costa e alle spalle le colline. Per dove è collocato, il porto non ha possibilità di spazi retroportuali. A questo si è pensato di sopperire con il tunnel di Porta Ovest in corso di realizzazione. Come, però, spesso capita nelle opere pubbliche in Italia si determinano imprevisti che bloccano e rallentano il procedere delle opere. A mio parere Porta Ovest alleggerisce e rende fluido il trasporto con la merce senza interferire con il traffico cittadino.
Per quanto, infine, riguarda il progetto del multipiano, Grimaldi ha avanzato una proposta per realizzare un terminal a più livelli per avere maggiore spazio per lo stoccaggio e la movimentazione delle auto. Più proposte sono state elaborate e poi sottoposte alla preliminare e coordinata valutazione sia del Comune che della Soprintendenza.
Entrambi gli Enti, al tavolo di confronto, hanno proposto suggerimenti e indirizzi alla proposta avanzata, al fine di raggiungere la migliore soluzione possibile.
Si è in attesa di una soluzione definitiva che a breve sarà valutata.”
- Porta Ovest è un’altra opera di grande rilievo per separare il traffico commerciale da quello cittadino che per le note vicende giudiziarie non si è ancora compiuta. In attesa che si completino i lavori, si è valutata la possibilità di soluzioni provvisorie in considerazione del fatto che il completamento dell’opera richiederà del tempo?
“Certo si può migliorare con un buon piano traffico ma non oltre. Bisogna essere realisti”.
- Da circa due anni il porto di Salerno è entrato a far parte dell’Autorità di Sistema Portuale Campano. Dal suo punto di vista è sufficiente o debbono essere previsti altri interventi, iniziative, per rendere competitivo e forte il sistema portuale campano?
“Intanto c’è un ragionamento di visione. Il porto di Salerno fa parte di un sistema portuale che va integrato tenendo conto che resta un porto multifunzione. All’interno di questo ragionamento bisogna trovare la relazione tra le parti per dare forza al sistema. Noi ci troviamo al centro di un mercato fatto di scambi e di trasporti che si sta incrementando e a cui vanno date risposte coerenti. Per esempio, oltre al porto bisogna aggiungere l’aeroporto di Pontecagnano che finalmente sarà realizzato con l’allungamento della pista. Sarà un aeroporto che funzionerà insieme a quello di Napoli-Capodichino. Sarà non solo uno scalo turistico importante, ma anche commerciale per il trasporto di merce ad alto valore aggiunto, frutto della nostra agricoltura all’avanguardia. Voglio dire che, una volta operativo l’aeroporto di Pontecagnano, avremo un sistema integrato di trasporto via aereo, mare, gomma, ferro (Alta Velocità) che lo renderà virtuoso. Questo fa di Salerno un hub da cui si dipartono una serie di flussi che servono l’intero Meridione e che rappresentano un elemento virtuoso per la crescita economica e occupazionale del nostro territorio. Tornando al porto e al sistema, devo però precisare che il ruolo principale lo deve svolgere l’Autorità Portuale. Da parte nostra non mancherà l’apporto e il sostegno necessari per la strategia di sviluppo che si vorrà attuare”.
- E’ di questi giorni la notizia che anche per i lavori per il dragaggio del porto è stato presentato ricorso dall’impresa non assegnataria dei lavori. Sul tema delle procedure burocratiche ritiene possibile un’azione sinergica Comune, Autorità di Sistema, Governo Regionale per premere sul Parlamento per ottenere delle modifiche alla legge sugli appalti? Una legge consenta di snellire le procedure ?
“Sul codice degli appalti abbiamo già espresso le nostre opinioni che non sono lusinghiere. Ognuno ha il suo ruolo. Il Governatore Vincenzo De Luca dedica grande attenzione agli aspetti legati alla burocrazia e agli ostacoli che talvolta crea. Il tema è complesso e fare breccia non è facile. Parliamo di norme ancora troppo farraginose. C’è un’architettura legislativa tale che diventa defatigante operare. Ci vorrebbe uno snellimento reale delle procedure. Sono però fiducioso che il dragaggio parta a novembre perché è per noi fondamentale se si pensa solo al traffico crocieristico che è in ascesa e che necessita dei fondali adeguati per l’attracco delle navi da crociera”.