Boom dei grandi yacht
Necessaria una strategia comune per rilanciare e investire sul settore
di Anna Capasso
Nel 2017 nell’area del Golfo di Napoli e della Costiera Amalfitana la spesa diretta collegata al movimento dei grandi yacht è stata stimata in oltre 30 milioni di euro. È uno dei dati più rilevanti emersi dallo studio “I grandi yacht e i porti della nuova AdSP: le ricadute economiche e le prospettive” realizzato da Risposte Turismo, società di ricerca nell’industria turistica guidata da Francesco di Cesare, e commissionato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.
I risultati dello studio parlano chiaro: le potenzialità dei grandi yacht sono evidenti ma bisogna operare dei cambiamenti per ottenere un traffico maggiore e, dunque, delle risorse che permettono di offrire servizi migliori.
La stima realizzata da Risposte Turismo porta ad indicare in quasi 4.000 le giornate di permanenza di tali yacht di oltre 50 metri in Campania con oltre 1.700 giornate di ormeggi in banchina.
I punti di forza del territorio sono la bellezza dei siti, il clima mite, la presenza di cantieri, il folklore e le specialità enogastronomiche. I punti deboli, invece, sono la burocrazia, carenza di eventi glamour internazionali, la mancanza di servizi specifici, i limiti di alcuni porti. Riuscire ad attrarre un tipo di turismo che si muova su mega e giga yacht significa creare significative ricadute economiche e occupazionali per il territorio campano.
L’AdSP ha intenzione di sostenere questa strategia e per perseguirla punta ad un progetto comune che leghi tutti gli operatori campani.