Al via il dragaggio nel porto di Salerno
L’inizio dei lavori è previsto per novembre 2019
di Anna Capasso
Dopo una battaglia amministrativa e burocratica durata oltre cinque anni, i lavori di dragaggio nel porto di Salerno verranno avviati. Il bando di gara è stato firmato dal Presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Si partirà a novembre 2019, è questa la data ufficiale dell’inizi dei lavori. Riguardo alla conclusione, è previsto che termineranno nei primi mesi del 2021.
Si tratta di un’opera estremamente rilevante per la competitività dello scalo: riguarda l’escavo di fondali per una quantità di sabbie superiore a 3 milioni di metri cubi, per un costo di 38 milioni di euro e che ha come obiettivo quello di portare i fondali dell’area commerciale a 14.50 metri e quelli dell’area passeggeri a 11,50 metri di profondità. Il costo complessivo a base di gara è suddiviso in 25 milioni di euro per i lavori di dragaggio, 13 milioni di euro per attività connesse alla realizzazione dei lavori.
Secondo quanto prescritto dal ministero dell’Ambiente e dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, la prima fase dei lavori sarà completata entro la primavera 2020; l’altra metà dei lavori è attesa a metà aprile 2021. L’operazione prevede che venga effettuata con draghe semoventi, aspiranti e autocaricanti: i mezzi dovranno non solo recuperare il materiale dal fondo delle darsena, ma dovranno anche stivarlo, trasportarlo per poi versarlo nel sito di immersione in mare autorizzato dal ministero dell’Ambiente.
Il primo passo importante è stato raggiungo ad ottobre 2018 quando il ministero dell’Ambiente ha autorizzato il dragaggio del porto di Salerno, a seguito del parere favorevole della Commissione per le Valutazioni di impatto ambientale (Via) al monitoraggio effettuato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale per dare esecuzione alle prescrizioni precedentemente avanzate a luglio del 2017. L’adempimento in tempi rapidi alle numerose prescrizioni formulate dalla Commissione Via è stato possibile grazie alla collaborazione con la Stazione Anton Dohrn, che ha lavorato con la supervisione di Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
Il dragaggio a Salerno non è più una chimera. Il Presidente Spirito evidenzia: “Alla fine del primo ciclo di dragaggio al molo Manfredi potranno già attraccare navi da crociera moderne. È infatti previsto che nel primo anno si arrivi a un fondale di 9,70 m. di profondità rispetto agli 11,50 previsti alla fine dei lavori. Ma con 9,70 metri potremo garantire l’attracco di grandi navi e dare quindi alla Stazione Marittima la funzione per la quale è stata realizzata”.
L’intervento di dragaggio è finalizzato a consentire l’ingresso, il transito e le manovre di ormeggio, in condizioni di sicurezza, alle navi di nuova generazione, destinate sia al traffico passeggeri, sia al traffico di merci. La costante evoluzione dei trasporti marittimi rende necessario l’adeguamento infrastrutturale del porto di Salerno per consentire allo scalo di consolidare i propri traffici. Con l’escavo dei fondali, le nuove tipologie di navi dalle maggiori dimensioni come le grandi navi da crociera, portacontaniers, unità ro-ro e general cargo, potranno accedere nel porto e lo scalo salernitano manterrà la propria competitività.
I lavori di dragaggio sono previsti nell’ambito del Grande Progetto “Logistica e Porti – Sistema integrato portuale di Salerno” già approvato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Nel piano sono previsti 11 interventi per 216 milioni di euro. Tra i lavori programmati, oltre al dragaggio, c’è l’allungamento del Molo Manfredi di circa 700 ml per 50 ml di larghezza e occuperà, in totale, una lunghezza di circa 1350 ml che, una volta ultimato, consentirà l’ormeggio fino a cinque navi, con una previsione di oltre diecimila croceristi al giorno. L’intento è far diventare l’area destinata al traffico turistico un prolungamento del lungomare di Salerno.