Approfondimenti in pillole
Alfonso Langella, segretario regionale FIT-CISL: creiamo un’unica CULP campana
“Come per le Autorità di sistema portuale, si garantirebbero prezzi giusti e lavoro per tutti”
di E.L.
- Lei rappresenta il mondo del lavoro in seno all’O.D.P.. In questi anni come sono mutate le relazioni sindacali e in che modo la presenza nell’organismo consultivo incide sul lavoro nei tre porti del sistema campano?
“Le relazioni sindacali sono mutate tantissimo nell’ultimo decennio, anche gli attuali organismi sia di partenariato che consultivo sono stati snelliti nelle procedure tanto da creare diversi atteggiamenti rispetto al passato anche da parte dell’Autorità Portuale.
Si è fraintesa l’accelerazione burocratica, voluta anche da noi del Sindacato, come uno scatto nello svolgere alcune attività senza seguire i consigli che spesso vengono rilasciati in modo costruttivo nei vari organismi”
- Quali sono le novità nella fornitura di manodopera temporanea? In questi mesi abbiamo assistito a diversi scioperi dovuti al tentativo di alcune imprese di non far ricorso alla CULP. Cosa sta accadendo? Per quali ragioni a Salerno la CULP è riuscita a creare un rapporto proficuo con le imprese del porto e a Napoli no?
“Per quanto riguarda le ultime vicende sulla fornitura di manodopera all’interno dei porti e principalmente ciò che sta accadendo con le varie CULP ha origine secondo noi, da questioni storiche da approfondire e servirebbe probabilmente un’intera giornata per descrivere quello che sta avvenendo.
Noi abbiamo già un’ipotesi di come poter risolvere le attuali difficoltà, ci piacerebbe in futuro che si ragionasse come per le autorità portuali: come si è creata un’unica autorità di sistema Tirreno Centrale, così si dovrebbe creare un’unica CULP che garantirebbe un servizio adeguato all’interno dell’intera autorità di sistema con prezzi giusti, non concorrenziali e senza lasciare un solo lavoratore escluso dal ciclo produttivo”
- In che modo il suo sindacato contribuisce alla crescita dell’occupazione nei porti del sistema portuale campano? Soprattutto ritiene che il sindacato debba riconsiderare il modo di rappresentare il lavoro portuale e di interpretare le relazioni sindacali con l’Autorità Portuale ma anche con le imprese?
“Noi storicamente abbiamo sempre contribuito alla crescita del porto e delle sue aziende guardando con attenzione al bisogno dei lavoratori difatti dobbiamo sicuramente migliorare per quanto riguarda il modo per poter rappresentare al meglio i lavoratori portuali.
Il mio personale impegno per la FIT-CISL nel prossimo anno sarà quello di formare ancora meglio l’attuale gruppo dei dirigenti Sindacali all’interno dell’autorità portuale del Tirreno Centrale e ricercare nuovi rappresentanti principalmente nelle imprese che oggi non sono sindacalizzate.
Approfitteremo del ruolo, visto l’ultimo accordo in Prefettura, degli attuali responsabili della sicurezza per poter incrociare nuove richieste di risoluzione a difficoltà all’interno dei porti campani che vivono quotidianamente le maestranze.”