Gruppo Ormeggiatori: rimodulate operazioni per non interrompere il servizio
Prodotto un proprio protocollo a supporto di quello governativo per regolare avvicendamenti
di Mario Esposito*
Certo il 2020 sarà un anno difficilmente da dimenticare.
Il mondo intero è stato travolto da un virus terrificante, sconosciuto ed inaspettato che ha messo in ginocchio il sistema sociale, industriale ed economico planetario facendoci vivere in questi giorni la più grande crisi dalla seconda guerra mondiale.
Ovviamente nessun settore è rimasto escluso compreso quello marittimo portuale ove opera il Gruppo Ormeggiatori del porto di Napoli che mi onoro di rappresentare dal 2013.
Il servizio di ormeggio è codificato nel nostro ordinamento come servizio di interesse generale, atto a garantire, ove istituito, la sicurezza della navigazione e dell’approdo in ambito portuale.
Tale codifica ha comportato la necessità di porre in essere ogni iniziativa utile affinchè in questo momento drammatico che stiamo vivendo, sia garantita la prestazione indispensabile all’operatività del porto.
Pertanto noi Ormeggiatori, come altri, siamo rimasti sempre in prima linea, per garantire attraverso il nostro servizio, l’approdo regolare ed in sicurezza delle navi che approvvigionano il nostro paese per il bene comune.
In tale contesto, già prima della sottoscrizione del “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, il Gruppo Ormeggiatori ha dato pratica applicazione a tutte le raccomandazioni emanate dalle diverse autorità, a tutela della salute di tutti i soci Ormeggiatori, producendo uno specifico protocollo ad aggiornamento del DVR riguardante il rischio biologico, applicato consultando costantemente il medico competente.
Siamo intervenuti nel regolare il servizio in modo da poter avere meno avvicendamenti nei turni per avere un giusto distanziamento sociale, a garanzia di prevenzione per gli ormeggiatori e per il servizio, interfacciandoci con gli altri colleghi dei STN in particolar modo i Piloti, attività le nostre caratterizzate da molteplici contatti personali.
Infettarsi e bloccare il gruppo ormeggiatori di Napoli avrebbe significato interrompere i traffici portuali.
La nostra proposta in termini di servizio, quindi, è stata quella di operare una rimodulazione delle operazioni portuali di entrata ed uscita delle navi ispirandoci al principio di rallentare oggi per non interrompere domani, garantendo al contempo l’approvvigionamento delle merci ed il traffico passeggeri.
Della nostra proposta e della sua fattiva applicazione ne abbiamo avuto apprezzamento dalla locale Autorità Marittima nella persona dell’Amm.Isp. Pietro VELLA e del comandante dell’ufficio tecnico della capitaneria Com.te Arrigo PASQUETTI. Autorià Marittima demandata al controllo del nostro servizio in termini di organizzazione ed efficienza e con la quale è vivo un rapporto incontrovertibile di stima e rispetto reciproco.
E’ una soddisfazione lavorare per la sicurezza portuale e dei suoi traffici come da sempre facciamo per istituto, con spirito di abnegazione e professionalità costante riconosciutaci in tutti gli ambiti marittimo-portuali con la nostra rappresentanza nazionale ANGOPI.
In questo periodo di profonda crisi che sta lasciando profondi segni materiali nonché nello spirito, e’ ancor più grande la soddisfazione di lavorare per il bene comune e per portare avanti l’economia del nostro paese assistendo i traffici marittimi. Tutto questo è stato possibile e lo è giornalmente, grazie all’operato di tutto il Gruppo Ormeggiatori nessuno escluso. Ormeggiatori che coscientemente hanno interpretato le difficoltà dell’attuale contesto sociale e hanno perfettamente rispettato il loro ruolo di professionisti del mare e del porto, tutori dell’interesse generale h24 e 365 giorni l’anno.
*Presidente Gruppo Ormeggiatori