Il primo numero del nuovo anno si chiude con una pagina dedicata ai funzionari e dirigenti che hanno conosciuto e lavorato con il Presidente Francesco Nerli dal 2000 al 2008.
Tutti sono stati invitati, se lo desideravano, a scrivere un ricordo, un pensiero sul Presidente.
L’abbiamo fatto perché ritenevamo doveroso dare spazio a chi in quegli anni gli è stato a fianco. Ringraziamo, per questo, i 12 tra funzionari e dirigenti che hanno accolto il nostro invito.
Apre il Direttore della testata, Emilia Leonetti, a seguire in ordine alfabetico.
Emilia Leonetti:
“E’ un momento solenne, Presidente, e desidero, anche in questo breve scritto, rispettare il valore di un tale accadimento. Che lascia attoniti, che pone ad ognuno di noi domande difficili sulla nostra vita e sulle nostre relazioni con gli altri. La mia con Lei è stata sempre improntata al rispetto dei ruoli: Lei era il Presidente, io la Responsabile “Stampa”.
Otto anni intensi di lavori, inaugurazioni di cantieri, eventi internazionali. Desidero ricordare alcune delle tante iniziative che hanno contraddistinto il mio lavoro in stretto raccordo con Lei e con Pietro Capogreco, il suo Segretario Generale: la pubblicazione della testata “Porto di Napoli”, la costruzione del primo sito web dell’Autorità Portuale nel 2004, il Setrade Med nel 2006, lo spostamento dei traghetti dal molo Beverello a Calata Porta Massa nel 2007, le inaugurazioni dei cantieri dal molo Bausan, al molo Immacolatella Vecchia.
In quegli otto anni ci sono stai momenti positivi e altri meno, fa parte del lavoro e di chi ha un ruolo così delicato come quello di chi si occupa di informazione in un Ente Pubblico.
Non posso che associarmi a quanti hanno sottolineato la sua competenza, capacità, autorevolezza nel settore portuale e dei trasporti. In tante occasioni è emerso con chiarezza.
Vorrei, però, chiudere questo breve testo con un fatto personale accaduto nel febbraio 2004, perché è rimasto impresso, anche visivamente, nella mia mente.
Era morta da pochi giorni mia madre. Ero tornata in Autorità e la sua segreteria mi chiamò. “Il Presidente Francesco Nerli vuole vederti”
Entrai nel suo ufficio. Era in piedi, in mezzo alla stanza. Lo sguardo serio e dolce. “Mi dispiace Emilia” disse. Non ricordo se aggiunse altro, ricordo, però, che pensai che non dovevo piangere. Perché ci sono altri luoghi e momenti per farlo. Almeno questo penso. E credo che Francesco Nerli condividesse.
Schiena dritta sempre, Presidente. In questo Lei è stato un esempio.”
Vincenzo Androne:
“Francesco Nerli ha rappresentato in tutto e per tutto il concetto di “Autorità” nella realtà portuale. Gli bastavano poche parole, a volte anche solo uno sguardo, per farsi capire, e tutti avevano un profondo rispetto di lui, come Presidente e come persona”.
Antonio Auteri:
“Francesco Nerli mi piace ricordare che in occasione di un qualsiasi progetto il tuo ringraziamento era sempre per tutti i lavoriatori che lo avevano realizzato, mai autocelebrazioni”.
Alberto Bracci Laudiero:
“Era il lontano 3 settembre del 2001 quando, grazie ad un bando di selezione per un posto di ingegnere pubblicato sul quotidiano “il Mattino” nell’ambito di un piano di nuove assunzioni voluto fortemente dal nuovo vertice dell’allora Autorità Portuale di Napoli, feci il mio primo ingresso all’autority di Piazzale Pisacane.
Non conoscevo ancora bene il Presidente Nerli con cui avevo avuto modo di scambiare poche ma significative parole durante le fasi della selezione, ma dai miei primi giorni di lavoro mi era sembrata, da subito, una persona franca e schietta che sapeva in ogni contesto, anche quello più distante dalla sua formazione, come quello tecnico di cui facevo parte io, arrivare al nocciolo delle questioni e con acume straordinario comprenderne le problematiche e spesso anche intravederne le soluzioni.
Ho avuto la fortuna di vivere, proprio all’inizio della mia carriera in autorità un momento di grandi iniziative e di trasformazione del porto di Napoli che per volontà proprio di Francesco Nerli mi hanno visto coinvolto sin dall’inizio dalla loro gestazione alla loro fase realizzativa sebbene fossi un semplice funzionario neoassunto, segno della sua grande stima nei miei confronti.
Come non ricordare quei primi anni di lavoro l’entusiasmo e la determinazione con cui è stato gestito l’accordo di programma del 2000 per la realizzazione del nuovo terminal container della Darsena di Levante ed in cui è stato dato impulso alla riqualificazione dell’area monumentale del porto attraverso la costituzione di una società di scopo pubblica partecipata da tutti gli enti territorialmente competenti: la Nausicaa SpA.
Società che, in poco più di tre anni, attraverso un concorso europeo di progettazione, si è dotata di un progetto per il rifacimento dell’intero waterfront dell’area monumentale del porto.
Tra il 2000 ed il 2007, durante la gestione Nerli, il porto di Napoli ha indiscutibilmente conquistato le prime pagine dei quotidiani per celebrare lavori avviati, conclusi ed inaugurati e per la pace sociale che ha saputo riportare tra gli operatori portuali ed i lavoratori.
Da fine e navigato politico Nerli ha saputo infatti trovare accordi ed intese tanto con gli imprenditori che con le parti sociali, nonché gestire brillantemente i dirigenti ed il personale dell’autority tanto da conseguire pubblici riconoscimenti per la loro efficienza e la loro capacità professionale.
Dopo la sua presidenza purtroppo il triste declino dello scalo dovuta senz’altro ad una congiuntura economica difficile, ma soprattutto ad una poco illuminata gestione commissariale da parte di ammiragli e tecnici che si sono succeduti come meteore senza lasciare alcun segno se non contrasti, litigi e contestazioni, che hanno trasformato lo scalo partenopeo nello scalo delle sabbie mobili e dei contenziosi in tempi di crisi che avrebbero richiesto invece gestioni molto più incisive.
Non me ne vogliano i suoi successori presenti e futuri ma per me Francesco Nerli rimarrà sempre il mio primo ed unico “PRESIDENTE” dell’Autorità Portuale.
Con eterna stima ed affetto.”
Barbara Casolla:
“Francesco Nerli è stato e sarà il mio grande Presidente. Mi ha insegnato tanto, mi ha dato tanto. C’è sempre stato, sempre pronto ad ascoltarti, a capire, a incitarti e motivarti a intraprendere nuove sfide , ma anche a porgerti una parola di conforto in momenti difficili , a dispensare un prezioso consiglio, proprio come ogni buon padre di famiglia dovrebbe fare.
In otto anni passati insieme, tanti sono i ricordi che possono dare testimonianza del suo carattere , della sua forza, della sua capacità di trasmettere e trasmetterci un entusiasmo straordinario. Ecco mi ha trasmesso, (e a molti dei miei colleghi che hanno avuto il piacere e l’onore di lavorare con lui), il senso di appartenenza, l’orgoglio di far parte di un Ente importantissimo, di una squadra, di una squadra vincente.
Ricordo ancora che nel 2003 parlando delle varie iniziative in programma, il Presidente si era intestardito di voler portare il Seatrade a Napoli. Una cosa impensabile, mettere insieme un’ organizzazione americana esigentissima. Mi fece invitare i manager dell’epoca ,senza parlare inglese, in due mosse riuscì a convincere tutti i presenti che il porto e la città di Napoli, poteva ospitare ,al meglio, una delle più importanti manifestazioni fieristiche del settore, e dopo tre anni ,così è stato,un grandissimo successo, di squadra.
Francesco Nerli è stato un grande uomo, e come tutti i grandi uomini lascia una traccia indelebile in chi, come me, ha avuto la fortuna di stargli accanto e di condividere un pezzo di strada sul percorso. Lo ricorderò sempre con grande affetto e continuerò a fare tesoro dei suoi insegnamenti, così che resti vivo nel cuore e nella mente di tutti noi.”
Giannino De Luca
“Caro Francesco, il mio non vuol essere un “addio” ma uno dei tanti “arrivederci”.
Abbiamo trascorso insieme ore ed ore intervallando il lavoro quotidiano che ci vedeva occupati per tutto l’arco della giornata, con qualche battuta sulla Fiorentina e sul gioco del biliardo.
Quante immagini felici dei tanti momenti passati con te. Per me non sei stato solo un grandissimo Presidente, ma un Maestro comprensivo, autorevole, affettuoso.
Hai sempre sognato e coltivato ideali, quando si poteva sognare e c’erano ideali.
La Tua memoria rimarrà per sempre nel mio cuore.
Arrivederci Mio, Nostro Amatissimo Presidente“.
Antonio del Mese:
“È difficile trovare le parole giuste per salutare un grande Presidente, nel suo ultimo viaggio.
Con la Sua improvvisa scomparsa, lo sgomento e il dolore mi hanno sopraffatto ma posso serenamente affermare di aver avuto il privilegio di conoscerLo e rispettarLo, ricevendo la Sua stima, pienamente ricambiata.
È stato un Presidente amato e rispettato, innamorato di Napoli e del suo porto.
Per me è stato un esempio, un amico e un consigliere prezioso.
Ogni volta che ho avuto un dubbio mi sono rivolto a Lui e Lui mi ha sempre regalato un consiglio, dandomi sicurezza e forza.
Ho sempre cercato, nel mio lavoro, la sua approvazione.
Lo ricordo per gli entusiasmanti confronti dialettici sovente intrattenuti, sempre nel reciproco rispetto dei ruoli e, a volte, delle diversità di vedute.
Questo il punto.
Questa la differenza e la distanza dalla diffusa ed imperante mediocrità.
Quello che lega il porto di Napoli a Francesco Nerli è più di una semplice memoria.
Il Presidente Nerli metteva al centro della sua azione i dipendenti, considerati il vero motore dell’Autorità portuale divenuta, sotto la sua autorevole guida, modello di riferimento nazionale.
Il Presidente Nerli, da vero leader, teneva tutti uniti con un forte e sincero spirito di appartenenza: quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale, di cui è sempre stato il più convinto promotore, continuano a guidare chi ha avuto la fortuna e l’onore di collaborare alle sue iniziative.
Funzionari e dirigenti pubblici hanno imparato da Lui come si affrontano, e risolvono, i problemi.
Il Presidente Nerli era una roccia, dotato di grande ironia, nei momenti difficili riusciva a sollevare i suoi collaboratori trovando sempre la via d’uscita e, soprattutto, senza farti mai sentire solo. Nelle difficoltà Ti veniva sempre incontro, con comprensione e generosità, sempre discreto nella forma, ma efficace nella sostanza. Era in grado di fornire una lettura degli eventi riuscendo, in pochi minuti, a stimolare nei suoi interlocutori il desiderio di conoscenza e di apprendimento.
Mi rimane l’amarezza di non aver avuto la possibilità di stargli vicino nell’ultimo periodo ma rimane il conforto di un bellissimo ricordo, colmo di ammirazione ed edificante esempio.
Abbiamo molti motivi per dire grazie a Francesco Nerli e per essere profondamente tristi per la sua scomparsa.
Ciao Presidente.”
Biagina Di Benedetto
“Arrivederci Presidente Nerli, con te questa Autorità ha conosciuto l’esperienza nella capacità di governo, la competenza nella materia, la fermezza nel raggiungere gli obiettivi, la volontà del fare. Con te abbiamo conosciuto la generosità nei rapporti, l’umiltà nel comando, la capacità di ascolto, la sensibilità e l’entusiasmo verso il nostro lavoro. Con te siamo cresciuti e abbiamo fatto un lungo percorso. Per te continueremo, Presidente.”
Mauro Esposito:
“Sono stato al Tuo fianco e ci sarò sempre. Buon viaggio Mio amato Presidente”.
Luigi Migliaccio:
“Caro Presidente ho avuto il privilegio di lavorare con lei per cinque anni, ho ammirato la sua professionalità, la sua autorevolezza, sono rimasto estasiato dalla sua competenza ma allo stesso tempo dalla sua semplicità ed onestà. Anni indimenticabili, indelebili. Era un piacere ascoltarla quando parlava di Politica e della sua amata squadra, la Viola. Mi ritengo un uomo fortunato, perchè ho avuto modo di conoscerla e condividere con lei momenti belli e meno belli, non la dimenticherò mai. Sarà sempre nel mio cuore. Buon viaggio Presidente e grazie di tutto.”
Eugenio Rinaldini:
“Il tempo non cancellerà il Tuo sorriso; la tecnica, i calcoli ed i numeri piegavano la loro fredda logica di fronte alla Tua autorevolezza e competenza. Un ricordo in me che rimarrà indelebile. Grazie, grazie ancora per quello che sei stato e che mi hai insegnato. Tuo Gegè”
Luciano Sena:
“Francesco Nerli è stato un dirigente politico straordinario, un punto di riferimento in ogni occasione, un uomo che ha amato Napoli. Ricco di umanità, sempre disponibile al dialogo, autorevole e determinato a portare avanti il confronto tra le istituzioni e le parti sociali cittadine e nazionali nell’interesse generale del porto e dei lavoratori portuali. Gli anni della sua gestione nel porto di Napoli sono indimenticabili. Resterà per sempre nel cuore di chi lo ha amato e voluto bene. E’ stato un onore e un privilegio averlo conosciuto e lavorato con lui.”