Il traffica da diporto a Castellammare di Stabia
Tra tradizione e nuove realtà
Di Claudia Ambrosino
Il Vesuvio è così vicino che sembra quasi di poterlo toccare: è questa la prima cosa che colpisce lo sguardo, una volta giunti al porto di Castellammare di Stabia. Il porto dello scalo stabiese, nel corso degli anni, ha cambiato volto; dal commercio di grano si è passati al traffico di mega e giga-yacht. E’anche grazie alla sua favorevole posizione rispetto a grandi attrattori turistici, come la penisola sorrentina e i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, che il settore diportistico ha visto un crescente sviluppo.
Il traffico diportistico è diventato da alcuni anni punto di forza dell’economia del porto di Castellammare di Stabia. Grazie soprattutto all’ingresso nel porto della società “Stabia Main Port”- a cui è stata data in concessione dall’ AdSP la banchina di sottoflutto- il traffico di mega e giga yatch ha raggiunto risultati ragguardevoli. Accanto a questo segmento di traffico, continua a mantenere una posizione significativa il traffico diportistico di piccole e medie dimensioni. L’attività si svolge alle banchine Magazzini Generali, Fontana e Porto Davide. Il traffico si sviluppa, in particolar modo, durante la stagione estiva, arrivando ad ospitare fino a 3 mila imbarcazioni.
L’incontro con i titolari delle società diportistiche di piccolo e medio cabotaggio, avviene nella sede dell’Autorità Portuale di Castellammare di Stabia, situata accanto alla Capitaneria di Porto. Partecipano i rappresentanti di “Banchina Alessandro”, “Ai vecchi pontili”, “Polito S.r.l”, “Pontili San Catello S.a.s”. Raccontano di attività che rivestono un carattere familiare e che rappresentano una tradizione per la città di Castellammare di Stabia. Le società sono operative nel porto da circa 40 anni.
La stagione diportistica si sviluppa tra maggio e settembre, con sensibili incrementi nei mesi estivi. Oltre agli stabiesi, anche i turisti scelgono di ormeggiare le barche a Castellammare; le dimensioni delle barche che attraccano alle diverse banchine vanno da un minimo di 4,5 metri ad un massimo di 24 m. Gli operatori forniscono ai clienti diverse tipologie di supporto: assistenza all’ormeggio e cambusa, reperimento di tecnici specializzati in casi di guasto ai motori, servizi di ristorazione a bordo e consigli sui mezzi e modalità per visitare i luoghi di interesse nelle vicinanze.
Ciò che emerge dall’incontro, è l’attenzione costante alle necessità del cliente. Passione, dedizione e cura per il cliente rappresentano aspetti che contraddistinguono la modalità di lavoro dei piccoli operatori del settore diportistico di Castellammare di Stabia. E’ guardando negli occhi ognuno di loro ed ascoltando le loro parole che si percepisce la voglia di fare e il viscerale amore per il loro lavoro.
Quelle che gestiscono non sono semplici attività, bensì “creature” nate dall’amore per il mare e dalla capacità di conservare il lavoro grazie al sacrificio di tutti coloro che nel tempo si sono succeduti nella gestione dell’attività diportistica di piccolo cabotaggio.