Quattro domande a..
Luciano Stella: il porto set ideale perché spazio antico e dell’immaginario
Il produttore cinematografico parla della sua passione per lo scalo di Napoli
di Emilia Leonetti
- Vorrei iniziare la nostra intervista dalla conoscenza del porto di Napoli? Lo conosce, lo vive?
“Come molti napoletani conosco una porzione del porto, e ne ho una sua parziale visione perché ci passo davanti ogni giorno per andare al lavoro e perché uso spesso il servizio di Aliscafi e traghetti del Molo Beverello. In passato ho frequentato a pranzo una piccola osteria ubicata nel porto.”
- Lei è uno dei principali Produttori cinematografici di Napoli. Ha realizzato l’ultimo suo film d’animazione “La gatta Cenerentola” ambientandolo proprio nel porto di Napoli. A cosa è stata dovuta questa scelta? Quali suggestioni, secondo lei, suggerisce ad un artista, ma anche a un semplice cittadino lo spazio portuale?
“Il porto è stato da subito nell’immaginario che ha dato vita al nostro film in animazione Gatta Cenerentola. Perché il porto è contemporaneamente uno spazio antico e complesso di movimento e traffico ma anche uno spazio fondamentale per lo sviluppo della città. È proprio su questi due elementi che nel film si sfidano “le forze del Bene e del Male”. La lotta tra interessi visionari e positivi da un lato e interessi speculativi e malavitosi, dall’altro.”
- Lei, oltre ad essere un uomo di cinema, è un intellettuale. Riesce ad avere uno sguardo lungo, soprattutto a immaginare le possibili trasformazioni di luoghi come i porti. In che modo lo scalo partenopeo può diventare uno spazio di connessione tra culture e mondi diversi, oltre a essere un’ importante infrastruttura per lo scambio di merci e di persone?
“Il futuro del porto è questione cruciale per Napoli sia in senso strettamente economico e turistico, sia in senso urbanistico e della vita della comunità cittadina. E’ un porto importante e grande, incastonato nel cuore della città. È dunque uno spazio che può e deve vivere con tutta la città. Anche in una direzione di apertura ed economia del tempo libero dei cittadini. Il porto può essere la vera agorà di Napoli, il cuore pulsante e vivo che, innestandosi con Piazza Municipio, può offrire la piazza centrale vivace della città. Quindi trasporti, turismo, cultura, intrattenimento, cibo, tempo libero possono intrecciarsi nel porto, che può così dare realmente una occasione di sviluppo alla città.”
- Come cittadino, oltre che come intellettuale di spicco della nostra città, cosa si aspetta dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale?
“L’Autorità Portuale sta lavorando benissimo, ed in modo forte e continuativo. Era da tempo che esisteva una immobilità di azione e di progetti. Ora Porto Aperto mi sembra che non sia solo un felice slogan che da’ il senso e la direzione del possibile sviluppo ma sia anche una azione concreta condotta con determinazione.”