Terminal Napoli spa: la gestione della Stazione Marittima
Incremento di attracchi e di croceristi: tra mercato e buone pratiche
Di E.L.
Le ultime previsioni indicano una significativa ripresa di attracchi e di volume di croceristi per il porto di Napoli: circa 400 attracchi di navi da crociera e oltre 1 milione e centomila croceristi per il 2018. La flessione del 2017 (-30%) è un lontano ricordo. Il traffico delle crociere ha ripreso a crescere con + 10% per quest’anno, mentre si preannuncia un ulteriore aumento per il 2019.
E’ un risultato che premia il lavoro della società “Terminal Napoli s.p.a.”, che, con il sostegno dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, ha portato a decisioni e iniziative volte a rilanciare il settore “passeggeri” dello scalo. A partire da una più intensa e proficua collaborazione con il Comune di Napoli, con la Regione Campania, ma anche con l’Aeroporto di Capodichino e con altri centri decisionali della città. Un nuovo clima e nuove relazioni che hanno contribuito a richiamare l’attenzione di armatori, tour operator, sull’attrattività dello scalo partenopeo.
“E’ stato un cambio di rotta a 360°- spiega Tomaso Cognolato, AD della società- favorito da ragioni interne ed esterne. Quelle interne si riferiscono alla qualità del servizio che offriamo alla nostra clientela (dai servizi tecnico-nautici, all’accoglienza, alla security), quelle esterne riguardano l’organizzazione dei tempi di uscita dei bus (da 50 a 100 bus per nave) dal piazzale Angioino per le escursioni, una nuova regolamentazione dell’area di sosta dei taxi, definita in accordo con l’Autorità Portuale. Ma riguardano anche la nuova strategia di promozione che stiamo portando avanti insieme al Presidente Pietro Spirito. “
E’ di quest’inverno la prima visita di tre “Destination Manager” di altrettante importanti compagnie ( AIDA, Virgin, SilverSea) ospitati dalla società “Terminal Napoli s.p.a.” e a cui sono state mostrate escursioni inedite per la città. “Il nostro scopo- prosegue Cognolato- è offrire nuove opportunità ai tour operator, proponendo nuovi modi di scoprire Napoli a chi opere nel settore delle crociere, e quindi non solo Pompei, Capri o la costiera. Per questo ripeteremo l’invito ad altri “Destination Manager”, perché il nostro intento è non solo accrescere il numero di croceristi che visitano la città, ma, nel medio periodo, diventare, per alcune compagnie, “home port.”
Il mercato della crociere infatti, continua ad essere in crescita con una media, a livello mondiale, del 6% annuo che, tradotto in numeri di persone che scelgono, come vacanza, una crociera, è di circa 24-25 milioni all’anno. Mentre sono attualmente 90 le navi da crociera in costruzione nei principali cantieri e che saranno in navigazione da qui al 2025.
L’obiettivo è creare le condizioni infrastrutturali, di efficientamento dei servizi e di offerta di pacchetti “turistici” tali da accrescere l’attrattività dello scalo, soprattutto puntando sull’aumento di armatori che scelgano Napoli come scalo di partenza o termine della crociera.
Bisogna, infatti, considerare che, se ogni crocerista che sbarca spende, mediamente, tra i cento e i centocinquanta euro, e se ogni nave ospita mediamente 3 mila persone, il volume di spesa e dunque di ricchezza per il territorio, nel caso Napoli cresca come “home port”, aumenterebbero in maniera significativa.
Nel corso, infatti, dell’incontro con Tomaso Cognolato, la necessità di diventare porto di inizio o di fine delle crociere è emerso chiaramente, così come la necessità di adeguare sul piano infrastrutturale l’area destinata al traffico croceristico. Per l’AD questo significa “livellare” i fondali per l’attracco delle navi da crociera di nuova generazione, adeguare le pensiline (attualmente sono basse rispetto all’altezza delle navi) e allungare da 300 a 700 metri la banchina di levante della Stazione Marittima.
Siamo nel suo ufficio, al primo piano dell’area imbarchi e sbarchi del terminal, in prossimità di una delle due banchine di attracco delle navi da crociera. La società occupa, all’interno del monumentale edificio progettato da Cesare Bazzani negli anni ‘trenta del secolo scorso, lo spazio necessario per un’attività che dà lavoro a 15 persone.
“Siamo un terminal atipico – precisa, prima di salutarci, l’Ad della società- Il core business della “Terminal Napoli spa” sono le crociere, ma gestiamo anche l’attività convegnistica e quella commerciale con la presenza di circa cinquanta esercizi commerciali all’interno della Stazione Marittima. Stiamo valutando la costruzione di un albergo di 70 camere che potrebbe accogliere convegnisti, turisti in visita a Napoli prima di partire per una crociera. Stiamo anche valutando diversi progetti, dall’esposizione di reperti archeologici, alla definizione di mostre in collaborazione con la Sovrintendenza, fino ad attività legate alla ristorazione, all’intrattenimento e al tempo libero da realizzare nell’area denominata “3° classe” attività legate alla ristorazione, al tempo libero. Vedremo. Desideriamo far diventare il Terminal, unico al mondo per bellezza, valore architettonico, centralità rispetto alla città, un luogo vissuto dai turisti e dai napoletani.”