I fattori di competitività dei porti.
Cosa manca al sistema portuale campano
(1/2)
Marco Ferretti
Professore di Strategia di Impresa – Università degli Studi di Napoli Parthenope
Presidente – MAR.TE. SeaLand Logistics Scarl
Marcello Risitano
Professore di Management delle imprese della Blue Economy
Università degli Studi di Napoli Parthenope
Responsabile del laboratorio – MAR.TE. SeaLand Logistics Scarl
Nella gestione strategica (d’impresa e) di organizzazioni pubbliche complesse, il concetto di competitività è stato spesso analizzato seguendo un approccio di natura cosiddetta “porteriana”, che individua la capacità di un’(azienda/)organizzazione pubblica di generare – e sostenere nel tempo – performance superiori rispetto ai concorrenti (Porter, 1990). In questa prospettiva, lo studio delle determinanti della competitività in ambito maritime italiano/mediterraneo consente di analizzare comparativamente il comportamento strategico delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP), organizzazioni ibride portatrici di interessi pubblici e privati – focalizzandosi peraltro anche su tematiche inerenti la competizione tra contesti territoriali (i.e. inter ed intra range portuali) ed ecosistemi inter-aziendali dinamici.
In particolare, con riferimento alla gestione dei traffici logistici maritime, l’AdSP deve coordinare e sostenere le capacità dei principali operatori presenti nella comunità portuale –concessionari, operatori logistici, armatori, ecc. – di sviluppare risorse e attività di business in una prospettiva co-opetitiva, al fine di consentire alla stessa AdSP di configurare una propria offerta di servizi a valore aggiunto (la cosiddetta stakeholder value proposition) unica e distintiva (Pallis et. al., 2018). Negli ultimi anni, infatti, l’esperienza ha ampiamente dimostrato che il successo dei porti è correlato alla capacità di organizzare e supportare la competitività di ciascuna organizzazione presente nella port community.
Secondo la ricerca condotta dal gruppo di ricerca Università Parthenope e Università di Genova e pubblicata lo scorso anno su Transport Review (Parola et. al., 2017), i principali fattori di competitività dei porti individuati possono essere così classificati: a., costi diretti ed indiretti dei servizi portuali (Port costs); b. prossimità geografica ai mercati di riferimento (Hinterland proximity); c. efficienza del sistema di trasporti terrestri (Hinterland connectivity); d. localizzazione geografica (Port geographical location); e. ampiezza offerta di infrastrutture portuali (Port infrastructures); f. efficienza dei servizi di logistica (Operational efficiency); g. qualità dei servizi portuali (Port service quality); g. efficienza e connettività dei trasporti marittimi (Maritime connectivity); h. accessibilità ai moli portuali (Nautical accessibility); i. cooperazione tra gli scali portuali (Inter-port cooperation).
>>> (segue nel prossimo numero)