Approfondimenti in pillole
Guido Grimaldi: “multipiano” fondamentale per sviluppare traffico del gruppo
In arrivo nuove navi ambientalmente sostenibili: le GG5G
di Emilia Leonetti
Il Gruppo Grimaldi è il principale gruppo campano e italiano nel campo del traffico Ro-Ro e dello Short Sea Shipping. Una leadership che è sostenuta da una strategia incentrata sulla costante innovazione della flotta, caratterizzata da un’estrema efficacia nell’attività di marketing, oltre che dalla compattezza del suo management. Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Director, nell’intervista ripercorre i mesi della crisi sottolineando la volontà del Gruppo di superarla mantenendo la barra dritta sull’innovazione e sulla continuità del servizio…
- La pandemia in che modo ha inciso sul traffico merci da e per il porto di Salerno per il Gruppo Grimaldi? La compagnia quali porti serve dal porto di Salerno e per quale tipologia di merce?
“L’impatto della pandemia ha interessato in diversa misura tutti i settori e tutte le attività ed anche il Gruppo Grimaldi ha risentito gli effetti di una crisi che ha colpito i settori in cui opera, ed in particolare il trasporto passeggeri.
Per quanto riguarda il traffico merci da e per il Porto di Salerno, seppure nella prima fase della pandemia il nostro Gruppo ha registrato una contrazione del traffico, nei mesi successivi, grazie ai servizi innovativi e di qualità offerti dal nostro Gruppo, siamo riusciti a fare del porto di Salerno crocevia e punto di riferimento per il traffico merci non solo del Sud Italia ma per tutto il Paese, durante la fase post lockdown.
Il Nostro Gruppo utilizza il porto di Salerno per servire i porti di Sagunto, Valencia, Genova, Cagliari, Catania, Palermo, Tunisi e Malta e con collegamenti diretti e in transhipment il porto di Salerno serve anche i porti del Nord Europa, del West Africa e delle Americhe.
Il Gruppo Grimaldi attraverso le linee del porto di Salerno trasporta merci industriali e prodotti di prima necessità, tra cui farmaci e prodotti sanitari, importanti più che mai in questo momento così delicato. Infine, si trasportano anche prodotti ortofrutticoli ed agroalimentari.”
- Quali azioni sono state adottate per limitare il calo di trasporto merci sulle navi? In tema di spazio a che punto è il progetto “multipiano”?
“Sin dall’inizio della pandemia, il nostro Gruppo ha lavorato con l’obiettivo di garantire la continuità dei servizi di trasporto senza pregiudicare la tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, degli autisti e dei passeggeri. A tal proposito, abbiamo introdotto a bordo delle nostre navi (sia passeggeri che merci) tutte le procedure volte a ridurre al minimo il rischio di contagio da Covid-19 acquisendo la certificazione Covid Free rilasciata dell’ente certificatore RINA.
Inoltre, per garantire l’approvvigionamento all’intero Paese di tutti i beni di prima necessità (ad es. farmaci e beni alimentari) non abbiamo quasi mai previsto cancellazioni di partenze o riduzioni di servizi.
In relazione agli spazi invece, abbiamo portato avanti il progetto “multipiano”, con l’obiettivo di decongestionare il porto di Salerno e sviluppare ulteriormente i traffici. Si noti che il porto di Salerno è privo di un retroporto adeguato al traffico movimentato; per arginare il problema al momento è stato realizzato un piazzale esterno da noi gestito per offrire un ulteriore servizio alla clientela.
Ad oggi il progetto “multipiano” è giunto alla fine dell’iter iniziale e siamo in attesa dei pareri delle Autorità coinvolte al fine di ricevere autorizzazione ed il rilascio della concessione dall’ADSP, quindi speriamo di iniziare quanto prima i lavori di questa importante opera necessaria oggi più che mai per sviluppare ulteriormente i nostri traffici.”
- Quanto ha inciso non solo sul trasporto ma anche sul lavoro la riduzione del traffico? Quante sono le persone occupate attualmente?
“Come detto in precedenza, anche durante la fase più critica della pandemia il nostro Gruppo non si è mai fermato, sebbene ci siano state riduzioni del traffico merci e soprattutto del traffico passeggeri, siamo riusciti nonostante le notevoli difficoltà a preservar tutti i posti di lavoro, senza tra l’altro fare ricorso all’Istituto della cassa integrazione.
Inoltre, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la salute dei nostri dipendenti, abbiamo adottato la modalità di lavoro in smart working per una parte dei nostri colleghi amministrativi.”
- Avete ricevuto un supporto dal Governo? Quale ruolo hanno svolto le istituzioni?
“Purtroppo il nostro settore non ha ricevuto alcun supporto ad oggi dal Governo, l’unico sostegno dato a favore del nostro comparto lo si legge nell’Art. 89 del D.L. Agosto che prevede lo stanziamento di un “fondo per la compensazione dei danni subiti dal settore del trasporto marittimo”, pari a 50 milioni di euro. Tuttavia, occorrerebbe incrementare significativamente la disponibilità di tale fondo, in quanto riteniamo non sia sufficiente a coprire la perdita stimata di circa 500 milioni di euro per il solo settore marittimo intermodale, soprattutto se consideriamo i costi sostenuti dalle compagnie armatoriali che sono rimasti inalterati. Anzi, nostro malgrado abbiamo dovuto fronteggiare emendamenti come quello sull’Istituto dell’Autoproduzione che in prospettiva rischia di ledere la competitività del settore marittimo aumentando i costi per gli armatori e creando ripercussioni sull’occupazione, e che addirittura rappresenta un vero e proprio passo indietro di trent’anni per l’intera portualità italiana. Abbiamo inoltre anche assistito a proroghe date dal Governo, come quella della convenzione statale sulla continuità territoriale a favore di un operatore privato, senza validi motivi, che di fatto ha continuato ad alterare profondamente gli equilibri di mercato.
Mi preme infine di sottolineare che, essendo la Blue Economy un valore strategico per il nostro Paese, è auspicabile, come è stato fatto in Francia lo scorso Luglio, istituire un Ministero del Mare in grado di supportare e tutelare le istanze del nostro settore.”
- Quale strategia il Gruppo ha pianificato per le riprese del comparto? Quali sono le principali novità che potremo attenderci da qui ai prossimi mesi?
“Il nostro Gruppo durante quest’epidemia ha varato una serie di potenziamenti sia per quanto concerne le Autostrade del Mare per la Sicilia che per le linee di cabotaggio insulare per la Sardegna. Inoltre, sono state anche potenziate le linee di cabotaggio continentale Tirreniche e Adriatiche.
Infine, la grande novità per la flotta del Gruppo Grimaldi è l’imminente arrivo nei mari del Mediterraneo della nave ECO VALENCIA, la prima delle 12 navi ibride ro-ro appartenenti alla nuova classe Grimaldi Green 5th Generation (GG5G). Delle 12 unità della classe GG5G, nove verranno impiegate nel Mar Mediterraneo ed altre tre saranno operate dalla consociata Finnlines nel Nord Europa, ed in particolar modo nel mar Baltico.
Le navi della nuova classe GG5G utilizzano motori ibridi di ultima generazione controllati elettronicamente ed attraverso l’utilizzo delle batterie a litio riescono a garantire zero emissioni di CO2 in porto. A bordo delle navi GG5G sono inoltre installati impianti “Scrubber” di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato.”