Molo San Vincenzo: obiettivo passeggiata entro settembre
Tutti i soggetti in campo: AdSP, Ministero della Difesa, Comune, associazioni
Un protocollo d’intesa segnerà la svolta per il più antico molo del porto di Napoli. Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha tra gli atti da esaminare e da licenziare, il documento che dovrà prevedere il futuro assetto del molo e con esso l’apertura della passeggiata che, dall’ingresso della banchina sino al Faro, renderà fruibile ai cittadini il molo San Vincenzo.
L’Autorità di Sistema Portuale di Napoli è riuscita in pochi mesi a recuperare anni di immobilismo e a promuovere riunioni con Comune di Napoli, Agenzia del Demanio, Marina Militare di Napoli e Ministero della Difesa che hanno portato alla comune idea di sottoscrivere un protocollo.
Due sono gli aspetti importanti e che saranno definiti: le modalità di apertura del molo al passaggio dei cittadini e la delimitazione dell’area riservata alla Marina Militare. La radice, infatti, del San Vincenzo, è di competenza della Marina Militare, la testata, nello spazio compreso tra il vecchio eliporto e la punta del molo, è dell’Autorità di Sistema Portuale.
A sostegno del nuovo corso c’è la politica di “dual use” sostenuta dall’attuale Ministro e che riguarda l’uso per fini militare e civili delle aree in dotazione alla Marina Militare. Intento della nuova strategia è valorizzare gli immobili della Marina Militare aprendoli alla fruizione pubblica.
In vista, dunque, della conclusione dell’iter procedurale, l’AdSP ha bandito alcuni mesi fa una gara per lavori di manutenzione e di messa in sicurezza del molo San Vincenzo. La gara chiusasi a metà maggio, è ora in fase di assegnazione. Entro luglio, precisa il Responsabile Unico del Procedimento, Mario Ferraro, la gara sarà assegnata. Dalla data di apertura del cantiere, così come previsto nel bando di gara, l’impresa assegnataria avrà 45 giorni per terminare i lavori. Costo dell’opera circa 500 mila euro. I lavori riguardano la manutenzione e il ripristino del camminamento, la “ripresa” del muro borbonico e la delimitazione della parte della strada che lambisce l’area della Marina Militare.
All’odierno risultato si è giunti grazie all’opera di sensibilizzazione delle Istituzioni da parte del Propeller Club di Napoli in stretta collaborazione con il CNR -IRISS di Napoli, il Community Psychology Lab dell’Università Federico II, l’Aniai Campania ( associazione ingegneri e architetti).
Il molo San Vincenzo è divenuto, così, l’occasione per sperimentare un nuovo rapporto tra Istituzioni e soggetti privati interessati alla sua valorizzazione e alla sua fruizione pubblica.
“I tempi sono finalmente maturi-precisa Umberto Masucci, Presidente del Propeller Club- In questi anni abbiamo lavorato per creare le condizioni perché l’apertura del molo alla città diventasse una scelta condivisa. Abbiamo organizzato eventi come la maratonina, la Naples Shipping Week, il Teatro Festival, per accendere i riflettori sul molo. Siamo ora vicini alla soluzione. Abbiamo dato vita per questo, da alcune settimane, all’associazione “Friends of molo San Vincenzo” che dovrà fare da interfaccia tra il mondo delle associazioni e le Istituzioni. Il nostro impegno è fare del San Vincenzo il primo caso di best practice che superando resistenze, intoppi, diffidenze, renda operativa l’interazione tra stakeholder, mondo delle associazioni e Istituzioni.”
“Diventare promotori e interlocutori delle Istituzioni e in questo caso dell’Autorità di Sistema Portuale- precisa Massimo Clemente, Dirigente CNR-IRISS e Presidente di ”Friends of molo San Vincenzo” – questo è lo schema di azione messo a punto nell’ambito del nostro progetto di ricerca. La proposta metodologica prevede processi collaborativi per arrivare alle scelte attraverso il dialogo, il confronto con cittadini e Istituzioni, l’attivazione di tavoli collettivi dove siedano i diversi portatori di interessi. Solo così assicureremo che le scelte avvengano in maniera trasparente, con il fattivo contributo di tutti e che si ottengano risultati concreti in tempi ragionevoli”