Speciale NAPLES SHIPPING WEEK
Umberto Masucci, Presidente The International Propeller Clubs, conferma l’edizione 2020
NSW occasione di confronto nazionale e internazionale per il comparto marittimo, ma anche per Napoli
di Emilia Leonetti
Umberto Masucci è una delle personalità più combattive e determinate del cluster marittimo campano. Non è un caso che da anni ricopra incarichi rilevanti a livello nazionale ed internazionale. La pandemia dunque non poteva e non doveva essere l’occasione per frenare la quarta edizione della manifestazione Naples Shipping Week. Come confermerà nell’intervista rilasciata al nostro giornale, dopo un primo momento di incertezza, la decisione, presa anche dopo un giro di consultazioni con i principali sponsor istituzionali dell’evento, è stata di mantenere il format previsto, con alcuni accorgimenti….
- L’Edizione 2020 della Naples Shipping Week si terrà a settembre in un momento particolare. Il Propeller Club da Lei presieduto ha deciso di mantenere la data 28 settembre-3 ottobre anche se il format è stato rivisto. Quali sono le novità, i contenuti, quali i principali interlocutori che parteciperanno agli incontri?
“Devo precisare che la decisione di mantenere l’edizione 2020 l’abbiamo presa a maggio, in un periodo ancora critico ma in cui si iniziava a intravedere una graduale uscita dalla fase più acuta della pandemia. Ci ha sostenuto nella scelta la consapevolezza che le tre edizioni precedenti hanno riscosso grande successo. Il Propeller ha svolto un ruolo di aggregatore non solo del cluster marittimo campano, ma anche degli stakeholders, delle Istituzioni, delle associazioni di categoria, della cultura napoletana. Ci è sembrato giusto, così, avere coraggio e confermare la manifestazione, pur prevedendo una serie di accorgimenti per assicurare il distanziamento e il rispetto delle regole sulla sicurezza e sulla salute di tutti. Per quanto riguarda i contenuti, in considerazione dell’evolversi per il momento positivo della pandemia, abbiamo conservato l’impianto originale dei temi da trattare e del numero di incontri da tenere nel corso della settimana. Quello che cambia è la presenza fisica delle persone, sia del pubblico e sia dei relatori: avremo una doppia regia, una parte dei relatori e del pubblico parteciperà fisicamente anche se in sicurezza, una parte, utilizzando il webinar, parteciperà ai diversi convegni come ad un talk show televisivo. Questo per consentire a chi si collegherà via web di aver una interlocuzione e di assistere, nel caso del pubblico, ad un confronto di volta in volta dai contenuti scientifici, di business, culturali”
- La formula sarà uguale a quella delle altre edizioni? Nel senso che gli incontri, già fissati prima del Covid-19, si terranno tutti nell’arco della settimana ?
“Mentre inizialmente avevamo pensato di concentrare i convegni nelle giornate di mercoledì-giovedì e venerdì, nelle ultime settimane abbiamo deciso di prevedere anche per le giornate di lunedì e di martedì degli eventi. E’ di pochi giorni fa la notizia che il Ministro della Ricerca, Gaetano Manfredi, inaugurerà la 4a edizione della NSW, nel pomeriggio di lunedì 28 settembre, partecipando al convegno sul rapporto “porto-città”. Avremo, dunque, una manifestazione di apertura su un tema di grande rilievo per Napoli e che era stata, in un primo momento, fissata per mercoledì ma che, poi, grazie alla disponibilità del Ministro, abbiamo anticipato a lunedì. La scelta del tema, mi preme precisarlo, è stata del Prof. Massimo Clemente nella sua veste di Direttore dell’associazione “Rete”, che noi abbiamo accolto con grande piacere perché a Napoli è in corso la riqualificazione del waterfront. Si tratta di una tematica di primario interesse per il porto, per l’AdSP del Mar Tirreno Centrale e per la città. Avere, dunque, il Ministro Manfredi a tagliare il nastro di inizio dell’edizione 2020 sul tema dell’interrelazione porto- città, è sembrato a tutti noi estremamente importante.”
- Presidente vorrei ritornare su quanto affermato prima e cioè la capacità del Propeller di Napoli di diventare elemento di aggregazione per e tra mondi diversi. Riuscirete a mantenere questo ruolo? Mi riferisco alle limitazioni che la situazione determinata dalla pandemia impone e che potrebbe suggerire di annullare, almeno per quest’edizione, alcune iniziative di carattere “culturale”.
“Noi, senza nulla togliere alle Genova Shipping Week, con cui siamo gemellati, proprio perché Napoli è città d’arte, di mare e di porto, abbiamo, dalla prima edizione, instaurato un forte legame con il mondo e con le Istituzioni culturali della città. Legame che intendiamo confermare anche per questa edizione segnata dalla pandemia. Tanto è vero che, ogni anno, la location in cui si è tenuta la serata di chiusura, è stata un luogo d’arte. Ricordo Castel Dell’Ovo per la prima edizione e poi Palazzo Reale, Castel Sant’Elmo, Quest’anno il sito sarà il Museo di Pietrarsa dove si terrà la serata conclusiva, anche se con un numero inferiore di ospiti per le note ragioni. Un segno tangibile della nostra volontà di mantenere i legami con il mondo della cultura. Al di là della serata conclusiva stiamo valutando di organizzare con altre Istituzioni culturali napoletane degli incontri su tematiche specifiche come la logistica dell’arte, materia di importanza nazionale. Devo dire che in questo ci è di supporto l’azione avviata di recente dal Presidente Pietro Spirito con l’istituzione di un tavolo con il Direttore del Museo Mann, con Massimo Clemente del CNR e con il Propeller per approfondire il tema delle relazioni tra l’area del waterfront e la città. E’ in atto un processo di cui noi vogliamo essere parte e che vede coinvolte, come Le dicevo, Istituzioni come l’Autorità Portuale. In questo senso la Naples Shipping Week è un grande contenitore in cui tutti possono partecipare, contribuendo ognuno per la propria parte a definire contenuti e partecipanti. Per chiudere direi che l’edizione di quest’anno sarà la NSW della resilienza e della ripartenza.”