Stabia Main Port: rivedere le norme vigenti e sbloccare le proroghe per le concessioni
Il diportismo di lusso trainante per l’economia, non solo di Castellammare, va sostenuto
Di Giuseppe Di Salvo*
Nato nel 2015, il progetto “Stabia Main Port” approdo per gigayacht, creato al centro di Castellammare di Stabia, è riuscito in pochi anni a diventare un riferimento unico nel Mediterraneo, con l’approdo di unità da 24 a 200 metri.
Imprenditori facoltosi, vip e famiglie reali di ogni parte del mondo che scelgono Stabia Main Port come approdo sicuro e tecnicamente attrezzato, anche con ormeggio a murata, con la possibilità di godere della vasta offerta turistica dei Golfi di Napoli e Salerno, vista la collocazione al centro dei due Golfi in cui si trova la città di Castellammare di Stabia, dal punto di vista geografico.
Una grande operazione di marketing territoriale portata avanti dalla società costituita dai fratelli Esposito, originari di Castellammare, e la Luise Group, azienda italiana leader nel settore dello yachting di lusso, fondata nel 1847 a Napoli, con 22 uffici con personale diretto nei maggiori porti turistici di Italia, e fondatori della BWA yachting, brand che opera nell’industria dello yachting nei più importanti porti in America, nel Mediterraneo e ai Caraibi.
Il profondo legame con il territorio dei fratelli Esposito e il know-how nel settore dello yachting della famiglia Luise, ci ha permesso di creare al centro di Castellammare di Stabia un polmone economico unico. Grazie al grande lavoro della nostra dirigente Luisa Del Sorbo, originaria del posto, che da 20 anni opera nel settore marittimo e dei charter di lusso, abbiamo creato una grande sinergia con l’imprenditoria locale, commercianti, taxi, guide e servizi presenti e creati ad hoc per la clientela di lusso in questione. Abbiamo contribuito alla creazione di un coordinamento unico dei servizi tecnico nautici, Capitanerie di Porto, Autorità di Sistema Portuale e Ministero dei Traporti.
Siamo riusciti negli ultimi due anni a trasformare un porto con traffico zero in approdo turistico con oltre 150 approdi di superyacht e contribuito alla trasformazione del volto della città da “economicamente depressa” ad epicentro del turismo di lusso in Campania, con itinerari finalmente sviluppati principalmente sull’offerta turistica del territorio stabiese e dei comuni limitrofi.
Sorrento a 20 minuti di distanza, Pompei e il Vesuvio a 15 minuti, Capri e la costiera amalfitana a poche miglia nautiche sono gli elementi principali di un pacchetto turistico integrato in cui lo Stabia Main Port di Castellammare di Stabia è l’ingrediente vincente; con investimenti privati di un’imprenditoria sana, diventata esempio, riferimento e partner per tante aziende della Campania, associazioni di categoria ed istituzioni, lavorando ogni giorno per ricostruire il volto di una città dalla grande storia, ma da decenni lasciata al degrado.
Un porto al centro della città che offre campo da tennis e palestra nel porto ed ha a pochi metri: Regio Cantiere Borbonico, oggi Fincantieri, dove fu costruita la Nave scuola Amerigo Vespucci, la Reggia Borbonica di Quisisana, la Real Fabbrica d’armi oggi Maricorderia, Terme con 28 sorgenti naturali, chalet con ristorazione di ogni tipo, Sito archeologico dell’antica Stabiae e i collegamenti (funivia e stazione) al Monte Faito e a grandi spiagge attrezzatissime. Tutto raggiungibile a pochi passi dal porto principale di Castellammare.
Un progetto che ci ha visto investire oltre due milioni di euro, con assunzione e formazione tecnica di personale stabiese, intervenendo nell’ultimo biennio su banchina attrezzata con sistemi di video sorveglianza e security e colonnine specifiche per queste tipologie di unità. Interventi sui fondali per le cime e i corpi morti, abbiamo creato sistemi elettrici inesistenti, stiamo portando avanti il recupero di uffici e palazzine demaniali per la creazione di strutture di accoglienza non presenti al centro della città, come un internet point o una sala meeting per gli equipaggi e un punto gourmet, con specialità internazionali e tipicità locali per i nostri clienti di lusso che arrivano da mare.
E ora…stop. A causa dell’emergenza mondiale causata dal coronavirus, il porto e la città intera di Castellammare di Stabia e l’indotto turistico legato al porto, da marzo sono fermi e nessuna prenotazione si prospetta all’orizzonte. E lo stessa situazione e’ nell’intera regione, nell’intera Nazione.
Lo yachting di lusso garantisce centinaia di migliaia di prestazioni. E’ il settore prioritario per l’economia regionale. Da 900 a 1200 unità che arrivano da primavera ad autunno sulle coste campane, con almeno 4 approdi per unità. Stiamo parlando di circa 6 mila visite di turisti (almeno 12 persone per ogni yacht) che arrivano sul territorio e creano economia per ristoranti, negozi, alberghi, massaggiatrici, parrucchieri, lavanderie, siti archeologici, artistici e ambientali, taxi, auto di lusso con autisti, elicotteri, ecc. Ogni unità viaggia con equipaggi che arrivano fino a 60 persone. L’intera filiera del settore ora è ferma. Il circuito è completamente penalizzato a livello regionale e nazionale.
Come poter aiutare il settore ? La soluzione che si propone alle istituzioni è di partire subito dalle proroghe sulle concessioni (bloccate per errori burocratici da un anno) e da incisive agevolazioni a favore delle società dell’indotto.
Necessita una rivisitazione delle norme vigenti, sbloccando, immediatamente, le proroghe per le concessioni turistico ricreative dei porti, bloccate da mesi per un errore di interpretazione della normativa europea, perché’ parliamo di concessioni di beni e non di servizi. Rendere più fluido l’arrivo e lo sbarco della clientela di lusso che arriva da mare e garantire agevolazioni all’intero settore turistico, per permettere agli imprenditori dell’indotto di affrontare i costi di avviamento delle strutture stagionali.
Porti, alberghi, ristoranti, società di servizi che operano nel settore turistico, hanno bisogno di sentire la presenza delle istituzioni, con aiuti immediati per affrontare i mesi in corso e per gestire un futuro ancora troppo incerto per chi, come noi, continua ad investire sul bene pubblico con fondi privati, dal punto di vista strutturale e con continue strategie di marketing territoriali ed internazionali.
*Presidente Stabia Main Port